Guai mollare!
Parto da un presupposto, come al solito sbagliato: la NBA. Perché negli USA giocano, spesso, ogni sera, la regular season dura 82 partite, con continui viaggi e fusi orari da smaltire? Dicono: sono superatleti. Accetto e incasso, ma se nel tennis la cosa si ripete e i tornei si disputano ogni settimana per dieci mesi, non credo la risposta sia la stessa. Vado a vedere il fatto economico: trovo contratti milionari nel basket e premi da sceicchi nel tennis. Allora ho spiegazione della professionalità dei giocatori, dal momento che corrono cifre incredibili e chi sbaglia paga in prima persona. Nel calcio leggo, invece, che per Milan, Atalanta e Juventus la fatiche d'Arabia si fanno sentire. E' il solito ritornello che prevede turnover, 3 partite alla settimana, ecc. ecc.. Facile dissentire, se Boris Becker dice: "La pressione è quella che avverte il minatore che si spacca la schiena tutti i giorni per garantire tre pasti alla famiglia" e se Bearzot ripeteva: "Le partite più difficili sono quelle che fanno dormire la notte prima".
Al tirar delle somme, anche l'ultimo dei tifosi capisce quali sono le difficoltà del calcio. Non si tratta di divertimento e svago, né di hobby, ma di un lavoro che ti vuole presente ventiquattro ore al giorno. Come diceva un vecchio maestro, si deve stare attenti a cominciare la giornata mettendo in terra il piede destro. Aiuterà a tenere la giusta concentrazione per tutto il giorno. E' normale che pochi si rendano conto di quello che fanno, della fortuna che li porta a soddisfare la loro passione, per di più ben retribuiti.
La lunga premessa per tornare ai tre pareggi di Milan, Atalanta e Juventus, reduci da semifinali e finale di Supercoppa in terra d'Arabia. Contro il Cagliari leggo che il Milan "... ha avuto forse il carattere, ma non il cinismo dell'entusiasmante doppio ribaltone di Riad". Un'Atalanta completamente svuotata ha visto l'Udinese stravincere ai punti e la Juventus non è riuscita a proteggere il vantaggio contro un Toro da derby. Se penso che le squadre erano delle big e le avversarie si chiamavano Cagliari, Udinese e Torino, trovo risposta. E' fin troppo facile sottovalutare la gara se ti senti superiore. Purtroppo c'è il verdetto del campo, una volta di più impietoso. Chi era il Cagliari dopo il 3-1 di Madrid, con gli elogi di rito? Quanti punti separavano l'Atalanta dall'Udinese? Da quanti anni il Toro perdeva il derby? Se uno si sofferma a certe considerazioni ha perso prima e sarà impossibile porre rimedio.