Il Padova manda in campo Liguori dopo la condanna per violenza sessuale. Sindaco contrario
Anche con una squadra prima in classifica e che punta dritta alla Serie B, a Padova, attorno al club biancoscudato, non sembra essere possibile trovare pace. L'ultimo problema, in ordine cronologico, è quello legato alla condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione comminata dal Tribunale di Teramo all'attaccante Michale Liguori per violenza sessuale aggravata. Vicenda, questa, che risale al 2018 quando il calciatore aveva 19 anni e la ragazza 14.
In queste ore sta facendo discutere la decisione del club veneto di schierare regolarmente Liguori nel match dello scorso weekend, andando a ricalcare la linea di comportamento tenuta nelle ultime due stagione dalla Reggiana con Manolo Portanova, condannato due anni fa in primo grado a sei anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo e attualmente in piena attività.
Una decisione che, come riporta il Corriere della Sera non è piaciuta all'amministrazione comunale di Padova che avrebbe, invece, preferito che il calciatore fosse fermato vista la gravità del reato contestatogli.