Ds Ternana: "Sul mercato scelti ragazzi anche per il loro lato umano e umorale"
Nel corso di A Tutta C, trasmissione targata TMW Radio e dedicata al mondo della Serie C, ieri è intervenuto il Direttore Sportivo della Ternana Carlo Mammarella, che ha fatto il punto della situazione sul momento delle Fere, partendo intanto dalle primissime gare di questa stagione: "Le prime partite sono sempre un po’ strane, e giocare con il mercato aperto, poi, con tante situazioni da risolvere, non ci ha agevolato: ma vincere contro il Pontedera, in una gara che sembrava chiusa, ci è servito per creare fiducia. I risultati aiutano perché ti permettono di vivere diversamente la preparazione, la settimana si affronta con un altro entusiasmo"
Prima esperienza dietro la scrivania, dopo una lunga carriera da calciatore. Che differenze ravvisa?
"Sicuramente quando si è in campo si vive in una bolla, non ci si rende conto di cosa c’è in una società di calcio. Passare dall’altra parte ti porta a capire tante dinamiche, perché ci sono molti aspetti da curare e il lavoro è più ampio, non limitato alle due ore di allenamento giornaliero. Ma qui sto crescendo, e anche a mister Abate, anche lui alla sua prima esperienza, ripeto sempre che non bisogna più pensare a quanto abbiamo fatto da calciatori".
A proposito di calciatori, è vero preferisce non prendere calciatori che sono stati suoi ex compagni?
"Ho sempre creato rapporti di un certo tipo, da giocatore, ma da Direttore devo ragionare diversamente, devo essere meno amico e meno fratello. Sono arrivati ragazzi che conoscevo, magari con cui ho giocato contro, ma ho preferito non mettere ragazzi con cui avevo un certo tipo di rapporto”.
C’è qualche scommessa nel suo calciomercato?
“Scommessa no. Sono ragazzi che sono stati scelti per certe caratteristiche, qualcuno anche umorale e umana. La prima chiamata è stata al Cagliari per Carboni, potrei dire lui ma non voglio mettergli pressione”.