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Dalla laurea all'obiettivo playoff. Parla Giorgione del Giugliano: "Lo studio aiuta"

Dalla laurea all'obiettivo playoff. Parla Giorgione del Giugliano: "Lo studio aiuta"
Oggi alle 16:04Serie C
di Claudia Marrone

"Quella arrivata è stata una vittoria importantissima, perché viene dopo due sconfitte che comunque non avevano minato lo spirito, l'idea e l'organizzazione della squadra. Il Trapani è una squadra forte, è stata infatti una gara di sacrificio nella quale abbiamo dimostrato di avere carattere, perché il gol preso a fine primo tempo poteva tagliarci le gambe, invece l'abbiamo ribaltata, credendoci fino in fondo": esordisce così, nell'intervista rilasciata in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com, il centrocampista del Giugliano Carmine Giorgione, che ha parlato il 'day after' la vittoria sulla citata formazione siciliana.

E un'altra formazione siciliana, l'ACR Messina, sarà il prossimo avversario: "Dopo una vittoria la settimana inizia chiaramente in modo diverso, con un piglio più sereno, anche se io non ho mai avuto dubbi sulla squadra, stiamo facendo qualcosa di grande: siamo un gruppo ampio, in cui tutti sono importanti, e anche i giovani hanno da subito avuto il giusto approccio. Certo, il Messina non sarà un facile cliente, sta lottando per salvarsi e ha dato dimostrazione di saper dare battaglia. Ma chiaramente noi ce la metteremo tutta".

A proposito dei giallorossi, si parla di una squadra penalizzata. Come avete vissuto la questione Turris-Taranto?
"Sono situazioni che non devono accadere, perché portano a squilibri che compromettono poi una stagione, ma le questioni politiche non spettano a me. Io voglio semmai esprimere solidarietà per i calciatori e i dipendenti tutti dei due club, che si trovano ora senza lavoro e senza stipendi: ripeto, questo non deve più accadere".

Ti è stato tolto pure un gol, per l'invalidazione delle gare dei due club. Al netto di ciò, però, annata positiva la tua...
"Assolutamente sì, sono contento per come sta andando, sia a livello realizzativo che di assist, ma quello che ora voglio è l'obiettivo collettivo, ovvero il centrare i playoff per il secondo anno di fila: per la storia del club, sarebbe un traguardo importantissimo. E lo sarebbe anche per noi".

A livello personale, c'è anche l'extra campo: ti sei recentemente laureato.
"Si, ho conseguito la laurea in Scienze Motorie e attività di Gestione Sportiva presso l'università IUL di Firenze, con un punteggio di 103: la mia tesi è stata valutata con il massimo dei punti, e per me è stata una vera soddisfazione. Certo, i sacrifici sono stati tanti, ma l'aver avuto vicina la sede di Marcianise mi ha dato lo sprint per laurearmi in tre anni".

L'intenzione tua è però quella di continuare ancora a giocare, giusto?
"Certo, non voglio smettere, assolutamente. Mi sono voluto laureare in primis per un discorso personale, abbinare il calcio allo studio ti migliora culturalmente e come persone, ti dà un differente approccio anche allo sport perché capisci meglio cosa fai, come lo fai e perché lo fai, è un modo anche per allungare la carriera, e comunque non mi è mai piaciuto lo stereotipo del calciatore ignorante. Anzi, ci tengo a sottolineare che oggi sono sempre di più i calciatori che studiano, che programmano il dopo, che seguono l'AIC: sono aspetti importanti. E poi rischiavo il matrimonio...".

In che senso?
"C'è stato un momento in cui avevo pensato di mollare gli studi, ma mia moglie Chiara non ha usato mezzi termini: non mi avrebbe sposato se non mi fossi laureato. Anche quello è stato un bello sprint per andare avanti! (ridiamo, ndr).

Anche le persone che circondano i calciatori sono importanti, ma è un tema sottovalutato...
"Assolutamente sì, è fondamentale avere vicino le persone giuste, e infatti voglio ringraziare Chiara, la mia famiglia, mio fratello Salvatore e le mie figlie Aurora e Rita, mi sono state e mi sono vicine e questo per me vuol dire tanto. Spero anche di essere un esempio per i ragazzi più giovani, per dimostrare loro che con volontà, sacrificio e costanza si può fare tutto. Del resto, è come nel calcio: quando perdi una partita non ti fermi, vai avanti".

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