
Lucchese, Gorgone: "Se chi arriverà non potrà adempiere a cosa deve, vada subito via"
Una conferenza fiume quella di mister Giorgio Gorgone, che con la sua Lucchese ha festeggiato lo straordinario successo sulla Ternana, battuta 4-1 al 'Porta Elisa'. Elogi ai suoi ragazzi, tanti, "sono stati stupendi, hanno fatto qualcosa di meraviglioso", ma è stata chiaramente la questione del quarto misterioso passaggio di quote del club quello su cui si è incentrato maggiormente il post gara.
Schiena dritta, Gorgone: "A chi ci sarà a breve e dovrà prendersi questa squadra io chiedo soltanto chiarezza. È disposto a pagare e salvare la Lucchese? Se sì, noi lo abbracceremo e diventerà il proprietario del club, e sarà libero di fare quello che vuole. Ma, anche a nome della squadra, chiedo chiarezza, perché se chi arriva non ha la possibilità di adempiere a ciò che deve, non siamo disposti a sopportare un'altra tiritera. Chiarezza, solo questo questo, senza pregiudizi verso nessuno. Ma non se ne può più di stare appesi a capire quello che sarà il futuro. Ci sarà una presentazione? Bene. L'importante è capire cosa potranno fare i nuovi proprietari, stop. Ma se non potranno fare ciò che gli compete, che se ne vadano, perché quello che interessa a noi è che la squadra non fallisca. Non sarebbe moralmente giusto, non sarebbe etico, e non mi va più bene: noi giocheremo fino alla morte, ma a breve tempo, ovvero prima della partita di Pontedera, vogliamo risposte chiare. Probabilmente alcune tempistiche magari non dipenderanno da loro, ma ripeto: non abbiamo più voglia di essere uno strumento che non serve per una cosa ma serve per un'altra. Basta fare finta di nulla, se non ci saranno loro Dio provvederà, ma se continuiamo così vuol dire girarsi davanti a brutte cose. Non stiamo dando addosso a nessuno, e ci tengo a ribadirlo, stiamo gentilmente dicendo di nuovo che chi non ha certezza di poter fare certe cose, lasci".
Poi ha concluso: "Quello che ho detto è sbagliato? Va bene mi mandaranno via, verrà un altro".
Schiena dritta, Gorgone: "A chi ci sarà a breve e dovrà prendersi questa squadra io chiedo soltanto chiarezza. È disposto a pagare e salvare la Lucchese? Se sì, noi lo abbracceremo e diventerà il proprietario del club, e sarà libero di fare quello che vuole. Ma, anche a nome della squadra, chiedo chiarezza, perché se chi arriva non ha la possibilità di adempiere a ciò che deve, non siamo disposti a sopportare un'altra tiritera. Chiarezza, solo questo questo, senza pregiudizi verso nessuno. Ma non se ne può più di stare appesi a capire quello che sarà il futuro. Ci sarà una presentazione? Bene. L'importante è capire cosa potranno fare i nuovi proprietari, stop. Ma se non potranno fare ciò che gli compete, che se ne vadano, perché quello che interessa a noi è che la squadra non fallisca. Non sarebbe moralmente giusto, non sarebbe etico, e non mi va più bene: noi giocheremo fino alla morte, ma a breve tempo, ovvero prima della partita di Pontedera, vogliamo risposte chiare. Probabilmente alcune tempistiche magari non dipenderanno da loro, ma ripeto: non abbiamo più voglia di essere uno strumento che non serve per una cosa ma serve per un'altra. Basta fare finta di nulla, se non ci saranno loro Dio provvederà, ma se continuiamo così vuol dire girarsi davanti a brutte cose. Non stiamo dando addosso a nessuno, e ci tengo a ribadirlo, stiamo gentilmente dicendo di nuovo che chi non ha certezza di poter fare certe cose, lasci".
Poi ha concluso: "Quello che ho detto è sbagliato? Va bene mi mandaranno via, verrà un altro".
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