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Padova, Peghin frena: "È troppo presto per qualsiasi atteggiamento troppo positivo"
Francesco Peghin, presidente del Padova, ha analizzato dalle colonne de Il Gazzettino il momento dei biancoscudati, indicandone la rotta a breve termine.
"Il pareggio di domenica - ha esordito - ha fatto venire il nervoso perché era una gara che meritavamo di vincere e mi è dispiaciuto non averla portata a casa. Forse in altre occasioni siamo riusciti a fare nostre delle partite nelle quali abbiamo rischiato il pareggio, questa volta è andata così ma ciò non toglie niente a quello che sta facendo la squadra: sta giocando bene, è sempre affamata e dopo il pareggio dell’Arzignano ha cercato in tutti i modi di trovare il 2-1 con un assedio".
Il distacco dal Vicenza resta consistente dato che sono 8 punti, in realtà 9 visto lo scontro diretto dell'Euganeo a favore: "Preferisco guardare a una partita alla volta ed evitare trionfalismi perché è troppo presto per qualsiasi atteggiamento troppo positivo. Bisogna giocarsi alla morte ogni partita, ne mancano sedici e sappiamo di avere alle spalle una squadra determinata a non mollare. Questo deve esserci da stimolo nell'avere la stessa fame, e anche di più, di quella avuta all'andata. Sono una persona superstiziosa e non ho mai fatto tanti scongiuri come dal periodo natalizio ad oggi. È bello che ci sia una positività, ma non abbiamo ancora fatto niente per cui continuiamo così: il bottino è buono ma vanificarlo è un attimo, per cui occhio vigile e alta la guardia. Quando sento eccessivi giudizi positivi - ha proseguito Peghin - immediatamente tocco ferro. Ogni partita da qui in avanti deve essere una guerra visto che non troveremo sulla nostra strada alcuna squadra remissiva, a cominciare dall'Alcione Milano che è una compagine di vertice per cui domenica ci attende una gara difficile e importante".
"Il pareggio di domenica - ha esordito - ha fatto venire il nervoso perché era una gara che meritavamo di vincere e mi è dispiaciuto non averla portata a casa. Forse in altre occasioni siamo riusciti a fare nostre delle partite nelle quali abbiamo rischiato il pareggio, questa volta è andata così ma ciò non toglie niente a quello che sta facendo la squadra: sta giocando bene, è sempre affamata e dopo il pareggio dell’Arzignano ha cercato in tutti i modi di trovare il 2-1 con un assedio".
Il distacco dal Vicenza resta consistente dato che sono 8 punti, in realtà 9 visto lo scontro diretto dell'Euganeo a favore: "Preferisco guardare a una partita alla volta ed evitare trionfalismi perché è troppo presto per qualsiasi atteggiamento troppo positivo. Bisogna giocarsi alla morte ogni partita, ne mancano sedici e sappiamo di avere alle spalle una squadra determinata a non mollare. Questo deve esserci da stimolo nell'avere la stessa fame, e anche di più, di quella avuta all'andata. Sono una persona superstiziosa e non ho mai fatto tanti scongiuri come dal periodo natalizio ad oggi. È bello che ci sia una positività, ma non abbiamo ancora fatto niente per cui continuiamo così: il bottino è buono ma vanificarlo è un attimo, per cui occhio vigile e alta la guardia. Quando sento eccessivi giudizi positivi - ha proseguito Peghin - immediatamente tocco ferro. Ogni partita da qui in avanti deve essere una guerra visto che non troveremo sulla nostra strada alcuna squadra remissiva, a cominciare dall'Alcione Milano che è una compagine di vertice per cui domenica ci attende una gara difficile e importante".
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