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Ds Giugliano: "Coi giovani serve fiducia. Mercato? Rosa completa in ogni reparto"
tmwradio
A TUTTA C con Cristiano Cesarini e Lucio Marinucci. Ospiti: Domenico Fracchiolla (Ds Giuliano) e Ferdinando Bocchetti (Il Mattino)
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“Bertotto è un grandissimo lavoratore e non lo dico solo per campanilismo o per farlo felice. È un lavoratore davvero importante e che ha un metodo molto importante. È sempre equilibrato nell’approccio. Riesce sempre a gestire gli imprevisti delle gare”. Così il direttore sportivo del Giugliano Domenico Fracchiolla ha parlato del tecnico della squadra nel corso della trasmissione A Tutta C sulle frequenze di TMW Radio tornando anche sulla vittoria contro la Juventus Next Gen nell’ultimo turno: “Credo che sia una squadra forte. Contro di noi mancavano tanti giocatori, sia per la Nazionale che per gli infortuni. È difficile valutare una Next Gen. Questo girone per loro, poi, che è diverso rispetto a quelli degli altri anni, può aver pesato”.
La cosa da migliorare è che bisogna essere più cinici?
“È il leitmotiv dall’inizio dell’anno: produciamo tanto ma non realizziamo. Comunque è una cosa normale soprattutto se hai una squadra giovane e nuova. È un trend che va cambiato ma ci vuole tempo. Poi è normale che se non si migliora sotto questo aspetto ci saranno difficoltà in futuro”.
Far meglio dell’anno precedente è sempre stato l’obiettivo del Giugliano, è ancora così?
“Far meglio degli anni precedenti è sempre uno stimolo. Abbiamo preso un percorso differente visto che abbiamo rinnovato e ringiovanito la squadra. L'’età media molto basso con solo due calciatori con più di 30 anni. Abbiamo deciso di riprogrammare tutto cambiando tanto”.
Valdesi, Ciuferri sono due giovani che possono essere esempio della filosofia del club?
“Dare fiducia ai giovani è importante. Molte volte per vedere le qualità dei giovani bisogna dargli fiducia. Penso che loro debbano essere lasciati liberi di giocare. Spero che a fine anno possano avere tante richieste importanti, sia per loro che per l’economia del Giugliano. Se i ragazzi dovessero far bene potrebbero essere una plusvalenza importante”.
Pensando anche al calciomercato di gennaio, il centrocampo è il reparto dove investire?
“Credo che la squadra sia costruita per essere completa in tutta i reparti. La potenzialità del Giugliano è questa. La prima cosa da vedere è l’ambito della sostenibilità, e non credo che lo abbiano fatto tutti. Bisogna avere equilibrio nelle cose per non doverci ritrovare a fare 12 uscite come la scorsa estate. Tanti contratti sono tante spese per le società perché nel calcio se si fa bene si chiedono più soldi mentre se si fa male paga solo la società. Bisogna avere sempre molto molto equilibrio, se lo perdiamo si fanno dei danni importanti alle società”.
La cosa da migliorare è che bisogna essere più cinici?
“È il leitmotiv dall’inizio dell’anno: produciamo tanto ma non realizziamo. Comunque è una cosa normale soprattutto se hai una squadra giovane e nuova. È un trend che va cambiato ma ci vuole tempo. Poi è normale che se non si migliora sotto questo aspetto ci saranno difficoltà in futuro”.
Far meglio dell’anno precedente è sempre stato l’obiettivo del Giugliano, è ancora così?
“Far meglio degli anni precedenti è sempre uno stimolo. Abbiamo preso un percorso differente visto che abbiamo rinnovato e ringiovanito la squadra. L'’età media molto basso con solo due calciatori con più di 30 anni. Abbiamo deciso di riprogrammare tutto cambiando tanto”.
Valdesi, Ciuferri sono due giovani che possono essere esempio della filosofia del club?
“Dare fiducia ai giovani è importante. Molte volte per vedere le qualità dei giovani bisogna dargli fiducia. Penso che loro debbano essere lasciati liberi di giocare. Spero che a fine anno possano avere tante richieste importanti, sia per loro che per l’economia del Giugliano. Se i ragazzi dovessero far bene potrebbero essere una plusvalenza importante”.
Pensando anche al calciomercato di gennaio, il centrocampo è il reparto dove investire?
“Credo che la squadra sia costruita per essere completa in tutta i reparti. La potenzialità del Giugliano è questa. La prima cosa da vedere è l’ambito della sostenibilità, e non credo che lo abbiano fatto tutti. Bisogna avere equilibrio nelle cose per non doverci ritrovare a fare 12 uscite come la scorsa estate. Tanti contratti sono tante spese per le società perché nel calcio se si fa bene si chiedono più soldi mentre se si fa male paga solo la società. Bisogna avere sempre molto molto equilibrio, se lo perdiamo si fanno dei danni importanti alle società”.
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