Giugliano, DT Scognamiglio: “Contenti del percorso. In categoria non c’è di meglio rispetto a Bertotto"
Gennaro Scognamiglio, ex calciatore e ora Direttore Tecnico del Giugliano, è intervenuto ai microfoni di Tmw Radio, durante la trasmissione A Tutta C.
Lei è al primo anno come direttore tecnico. Quanto è importante avere nelle società persone che hanno giocato a calcio a certi livelli?
“Per me è un’esperienza che è iniziata da poco, anche se già quando giocavo era un ruolo che mi era sempre piaciuto. A Giugliano mi e stata data l’opportunità di iniziare e l’ho presa al volo. Sicuramente per le società avere persone che hanno giocato a calcio, come nel caso di mister Bertotto, aiuta a migliorare su tutto, perché chi ha giocato ad alti livelli porta sempre nuove idee. È così che il Giugliano sta raggiungendo importanti risultati sportivi e societari”.
Il mister nelle dichiarazioni cerca sempre di riportare tutti alla realtà. Il vostro progetto può avere un salto di qualità anche nelle ambizioni?
“Noi come società abbiamo ambizioni di fare sempre meglio, pensando partita per partita. Questa è una squadra diversa da quella dell’anno scorso, che ha iniziato un nuovo percorso con tanti giovani. Abbiamo venduto Salvemini e Cargnelutti, che avevano fatto un ottimo campionato, per poter intraprendere un percorso con tanti ragazzi. Avevamo messo in preventivo dei passi falsi, ma la squadra ha comunque migliorato al momento lo score dell’anno scorso”.
L’ultimo successo a Benevento quanto può essere importante per riprendere le fila di quanto si era fatto fino a qualche settimana fa?
“Se analizziamo il percorso della squadra siamo contenti. Siamo partiti forte e poi abbiamo avuto un po’ un calo, che però ci può stare in un campionato lungo, così qualche infortunio. La cosa che comunque ci rende orgogliosi è di aver fatto una grande partita a Benevento, facendo giocare quattro under dall’inizio e altri tre in corsa. Questo è il progetto che stiamo portando avanti e sul campo stiamo facendo quello che ci eravamo detti”.
A livello di assenze avete vissuto anche momenti con tanti infortunati.
“Come accade per la Serie A, accade anche in Serie C. In più in Serie C ci sono molti campi sintetici che non aiutano in questo, soprattutto nel nostro girone. Molti di essi mi sembrano tenuti in maniera non idonea per un campionato professionistico. Questo non è per trovare scuse, però nell’arco della stagione poi si paga con degli infortuni”.
Quanto è stato importante ribadire sempre la fiducia in Bertotto?
“Io penso che aldilà di Bertotto, quando una società parte con un’idea deve proseguire per la stessa strada con l’allenatore. Noi abbiamo voluto confermare il mister perché crediamo nel suo lavoro. Bisogna avere equilibrio e vedere un tecnico cosa trasmette alla squadra e come lavora. Noi che gli stiamo vicino tutti i giorni non possiamo non avere fiducia in un professionista che cerca di trasmettere alla squadra anche quello che ha vissuto da giocatore in categorie superiori. Personalmente ad oggi penso che in questa categoria non ci sia di meglio rispetto a Bertotto. C’è grande fiducia in lui da parte di tutti quanti. Questo ambiente del resto permette di lavorare in serenità e posso dire che durante le sedute vediamo sempre che la squadra anche quando perde riesce sempre a cerare qualcosa”.
Fra il Benevento primo e voi ci sono solo dieci punti di differenza. Vi aspettavate un girone così combattuto?
“È un campionato equilibrato e con tante squadre valide, come spesso capita nel Girone C. Probabilmente non ci aspettavamo di fare più punti rispetto al girone d’andata dell’anno scorso, perché facendo un progetto con tanti giovani non è facile ripetersi. Non c’è soddisfazione migliore di fare bene in un girone tosto e che vede tante squadre in pochi punti. Ogni partita non è mai scontata e bisogna sudare ogni Domenica”.
Pensate di fare qualcosa sul mercato?
“Qualcosina faremo, perché di solito ci sono anche i giocatori che hanno giocato meno e chiedono di andare via. Se esce qualcuno deve entrare qualcun altro. Di questo però ne parleremo dopo la sfida contro il Taranto”.
Nella prossima partita affronterete un Taranto in difficoltà. Cosa vi aspettate?
“È una situazione difficile per il Taranto. Proprio oggi ho letto le dichiarazioni di Cazzarò che certificano una situazione triste. Noi dobbiamo arrivare alla partita pronti, perché queste non sono mai sfide facili”.
Chiudendo con un po’ di amarcord, in Serie D Umberto Eusepi, suo ex compagno di squadra, sta trascinando la Sambenedettese. Se lo aspettava ancora così decisivo?
“I ricordi legati a quegli anni sono stupendi, perché a Perugia abbiamo vinto un campionato inaspettatamente, mentre a Benevento siamo comunque arrivati secondi. Con Umberto avevamo un legame forte, tant’è che ancora oggi ci sentiamo. Penso potesse fare di più in carriera perché ha sempre fatto gol e credo che continuerà farli. Lui vive per il goal e se non segna sta male. Adesso sono contento per lui, anche perché sta giocando in una grande piazza come San Benedetto, che merita la Serie C”.