Cappiello: "Salvezza è per Sorrento ed il Sorrento assolutamente imprescindibile"
Tutto in una notte, o poco più: il Sorrento si è fatto trovare pronto e sin da lunedì ha risposto agli ultimi risultati negativi (un punto in sei partite) con l'esonero di Enrico Barilari e l'arrivo in panchina di Giovanni Ferraro - reduce da due campionati vinti in Serie D rispettivamente sulle panchine di Giugliano e Catania. Una decisione sofferta ma inevitabile quella presa da parte dello lo staff dirigenziale del Sorrento, dopo che in occasione del match con il Potenza (quinta sconfitta nelle ultime sei partite) la squadra era parsa "svuotata" ed incapace di reagire ai due gol, uno per tempo, dei lucani. Il Sorrento del resto non può lasciare nulla di intentato per centrare il traguardo della permanenza in categoria nella stagione in cui stanno per iniziare i lavori allo stadio Italia - che a partire magari già da novembre 2025 dovrebbe nuovamente ospitare le gare interne dei rossoneri. In quest'ottica, la società ha ritenuto necessario intervenire anche per responsabilizzare i calciatori, chiamati ora ad esprimersi al meglio delle loro potenzialità. L'arrivo di Ferraro, due campionati (ed un promozione) da calciatore con la maglia del Sorrento dovrebbe servire anche a compattare l'ambiente con i tifosi chiamati a stringersi intorno ai colori rossoneri in virtù anche degli sforzi che questa società priva di una casa da un anno e mezzi ha compiuto, sta compiendo e si appresta a compiere (a breve anche gli allenamenti si dovranno svolgere lontano da Sorrento proprio nell'ottica dei lavori di ristrutturazione dello stadio Italia).
"Quando si cambia allenatore è una sconfitta per tutti e di tutti, ma ovviamente il trend estremamente negativo delle ultime settimane ci ha condotto ad una approfondita riflessione - ha spiegato il presidente Giuseppe Cappiello -. L’obiettivo della salvezza è per Sorrento ed il Sorrento assolutamente imprescindibile e la società farà ogni sforzo per centrare il traguardo della permanenza in categoria. In quest’ottica, avendo visto la squadra in grande difficoltà nelle ultime sei partite abbiamo ritenuto necessario intervenire anche per responsabilizzare i calciatori, nei quali riponiamo per altro piena fiducia. Chiediamo all’ambiente massima compattezza perché, come detto, restare in C è di fondamentale importanza anche in virtù degli imminenti lavori allo stadio Italia: siamo certi che i nostri sostenitori, che sono rammaricati quanto noi per gli ultimi risultati, sapranno stringersi intorno ai colori rossoneri perché coscienti di quanti sforzi la società ha compiuto, sta compiendo e si appresta a compiere proprio in virtù del fatto che dal ritorno tra i professionisti non abbiamo mai potuto giocare a Sorrento. Tutti uniti, ce la faremo!".