Formisano: "La Pianese ha fatto la partita dal primo all’ultimo minuto"
La Pianese esce con un po’ rammarico dalla prima sfida del 2025. Le zebrette hanno fatto la partita contro il forte Ascoli ma senza riuscire a piazzare la zampata che sarebbe valsa i tre punti. Mister Alessandro Formisano può però consolarsi con la prestazione offerta dalla sua squadra: “Dobbiamo essere lucidi nell’analisi – esordisce il tecnico bianconero in sala stampa, come riportato dal sito ufficiale –, la Pianese ha fatto la partita dal primo all’ultimo minuto. Fino al gol del vantaggio dell’Ascoli e anche dopo la squadra ha dominato il gioco con la palla e senza palla, sempre con grande personalità. Non abbiamo mai smesso di attaccare e ci siamo guadagnati gli episodi, ci è solo mancato un pizzico di fortuna. Penso al palo interno di Mignani, al rigore di Mastropietro e a un’innumerevole serie di tiri. Ci abbiamo provato fino all’ultimo secondo per provare a vincerla. Un allenatore – prosegue il tecnico bianconero – che si trova ad allenare in un contesto del genere è un privilegiato, perché ho dei calciatori che non mollano un centimetro, soprattutto in settimana. Questa partita è figlia di come la squadra ha approcciato la settimana di lavoro e il fatto che la Pianese non si accontentasse di portare a casa il pari, che per noi comunque è oro, vuol dire tanto per me. Vedere i ragazzi dispiaciuti e arrabbiati per un pari con l’Ascoli deve darci la dimensione di quello che noi possiamo essere”.
“Indubbiamente – aggiunge Formisano – c’è tanto rammarico, ma c’è una legge del calcio che dice che quando non puoi vincere non la devi perdere. E per non perderla noi abbiamo schiacciato sull’acceleratore fino all’ultimo secondo. Questo è ciò che voglio. La nostra salvezza deve passare attraverso un’identità, e non attraverso l’arrabattare il risultato. Se questa identità ci porta a pareggiare due partite, a perderne una, a vincerne un’altra e poi alla fine a raggiungere il nostro obiettivo andrà bene così, ma non ci dobbiamo snaturare”.
“Non è – conclude il mister – solo la squadra ma anche la società a starci alla grande in questa categoria. Non è il singolo ma è ciò che c’è attorno a creare una magia, che noi dobbiamo difendere. Alla Pianese è tutto il contesto a farti sentire parte di qualcosa, il segreto fino ad oggi è stato questo”.