Torres, Bianchi: "Greco è confermato, ultimi risultati non soddisfacenti"
Niente conferenza stampa per Alfonso Greco, dopo la sconfitta della Torres contro il Milan Futuro in Coppa Italia. A parlare è il responsabile dell'area tecnica dei sassaresi, Daniele bianchi: "Il mister è confermato, la dirigenza fa le valutazioni a fine partita indipendentemente dal risultato. Oggi parlo io perché, fino a questo momento, Greco si è sempre preso le pressioni addosso. Non è questione di doverlo proteggere, perché il mister ha cinquant'anni e non ne ha bisogno, però è giusto far parlare anche qualcun altro. Venivamo da una sconfitta bruciante, dopo una partita di sostanza. Stasera la prestazione è stato meno positiva".
Bianchi spiega la filosofia del club: "Il ruolo della società è quello di mettere nelle migliori condizioni le persone che lavorano al suo interno. Vogliamo avere una crescita duratura e, nel nostro percorso, ci può stare un periodo di alti e bassi. In questo momento dobbiamo supportare il lavoro quotidiano dei ragazzi, dello staff e dell'allenatore. Il nostro approccio non cambia, anche se tutti siamo valutati in base a quello che facciamo. L'importante è pensare al bene della Torres e lasciare la maglia in condizioni migliori rispetto a come l'abbiamo trovata".
Bianchi ribadisce nuovamente la fiducia in Greco: "Le sconfitte non fanno piacere, al mister in primis e poi a tutta la società. A volte si prendono decisioni che non possono piacere, noi dobbiamo pensare al nostro percorso che non riguarda soltanto l'ultima partita o dalle ultime tre. È chiaro che la programmazione si fa sul lungo periodo ma siamo giudicati su quanto fatto recentemente e gli ultimi risultati non sono soddisfacenti".
Nessun paragone con la scorsa stagione: "Dirigenza arrabbiata al fischio finale? Ci dispiaceva per i ragazzi perché non stanno raccogliendo quanto meriterebbero. Vincere sarebbe stato un bel segnale in vista di Ascoli, ora dobbiamo raccogliere le energie perché ci aspetta una partita importante da affrontare con lo spirito giusto. Le pressioni ci stanno, se uno non le accetta deve fare altro nella vita. Questa è una piazza che ha fame di calcio e di fare cose che non sono mai state fatte prima. L'anno scorso eravamo la sorpresa, quest'anno dobbiamo alzare l'asticella perché le avversarie ci affrontano in maniera diversa e per noi è una nuova sfida".