
SPAL, Baldini: "È tutto nelle nostre mani. Pensare a due 0-0 sarebbe grave"
Con il tris calato ai danni del Gubbio e il contemporaneo pareggio del Milan Futuro, la SPAL ha chiuso la regular season al quartultimo posto, scavalcando proprio la seconda squadra rossonera e assicurandosi i playout con il vantaggio di poter giocare per due risultati su tre e con il ritorno da disputare al 'Mazza'.
In sala stampa c'è l'articolata disamina di mister Francesco Baldini: "I ragazzi hanno fatto una buona gara per 90 minuti, e questa penso sia la cosa più positiva, al di là dei tre gol segnati. Hanno giocato per tutta la partita, forse per la prima volta, perché in passato abbiamo lasciato per strada quarti d’ora, tempi interi, primi o secondi tempi. Oggi la SPAL ha fatto la partita per tutti i 90 minuti. È la cosa più importante. Ci siamo compattati. Avevamo preparato la partita sapendo che il Gubbio attacca con tanti uomini, ma soffre le ripartenze. Nel primo tempo abbiamo volutamente lasciato il gioco tra i loro due centrali e un centrocampista per compattarci e ripartire, sfruttando le nostre attuali caratteristiche. I ragazzi l’hanno fatto bene per tutta la partita, sia i titolari sia i subentrati. La SPAL è stata concentrata, determinata, tosta. Ora dobbiamo portare questo atteggiamento nelle prossime gare. È tutto nelle nostre mani".
"Quanto può essere importante questo risultato in vista della fase finale? Tantissimo. Ne abbiamo parlato ieri in conferenza. Ora ci sono due partite da giocare bene, senza pensare solo al risultato. Se andassimo in campo con l’idea di fare due volte 0-0, sarebbe un errore grave. I ragazzi avranno un giorno e mezzo di riposo, poi prepareremo bene la prossima partita. Abbiamo la fortuna di avere due settimane per caricarci e lavorare".
"Abbiamo riportato tutto nelle nostre mani, o meglio, nei nostri piedi. Ora dobbiamo preparare bene queste due partite. È logico che il doppio risultato possa far pensare ‘ci basta fare due volte 0-0’, ma non è il modo di affrontare la gara. Non voglio che ci abbassiamo: dobbiamo giocare come oggi. Nessuna partita è uguale a un’altra, ma l’atteggiamento deve essere quello delle ultime gare, quello di oggi".
"All’inizio della mia avventura in panchina ero molto preoccupato. Non riuscivo a trovare l’equilibrio giusto, mancavano giocatori che ora abbiamo. Ho provato di tutto, prendendo schiaffi quando perdevamo, ma sempre con la consapevolezza di costruire qualcosa. Non è stato semplice, anche perché non mi era mai capitato di subentrare in una situazione così. In passato, a Trento, da zona playout siamo arrivati ai playoff. A Vicenza, in Serie B, abbiamo fatto un mezzo miracolo. Qui, invece, ho preso quattro o cinque sconfitte consecutive, una cosa nuova per me. Tuttavia, grazie alla bravura del mio staff, siamo rimasti lucidi, cercando equilibrio e identità. Ricorderete che parlavo di giocatori grintosi, che sudassero la maglia. Ora questa squadra è così: compatta, da chi gioca a chi subentra. Si vede in campo".







