
SPAL, Baldini: "Ritiro voluto da me personalmente, era fondamentale farlo"
Il tecnico della SPAL, Francesco Baldini, introduce lo scontro diretto di domani contro il Legnago: "Per me il ritiro è la logica conseguenza del primo tempo contro il Pineto e, in generale, dell'ultima partita. L'ho voluto personalmente, ne ho parlato con il direttore. Volevo che potessimo stare insieme non solo durante l'allenamento, ma durante tutta la giornata. La società ha fatto sì che potessimo andare, per questo va ringraziata, ma questa scelta è una stata una responsabilità mia. Stiamo provando a non tralasciare niente. E' stato un ritiro vecchio stampo: ho visto i ragazzi giocare a carte, anche in 5/6 fare un gioco da tavolo. La struttura permetteva di stare insieme, oltre ai pasti, così da vivere il gruppo in maniera diversa. Abbiamo fatto due doppi, con sedute specifiche per attaccanti e difensori. Era fondamentale fare una settimana del genere, ma solo il risultato ci dirà se sia stata una scelta giusta o sbagliata. Ci sono stati confronti, abbiamo messo a nudo quelle che potevano essere le difficoltà del momento, anche se lavorare sulla testa è difficile. Abbiamo avuto colloqui singoli e con la squadra, ma ripeto: solo il risultato e il tipo di prestazione ci diranno se se questa settimana è servita."
"Tutti i ragazzi mi dicono di ritrovarsi in una una situazione inaspettata. La componente paura fa sì che le gambe non girino come dovrebbero. Dobbiamo cercare di levargli questa paura e tensione, fargli vedere l'altra parte della medaglia. Se vanno in campo pensando di prendere gol o perdere, state tranquilli che va a finire esattamente in quel modo lì. Tutti quanti loro sentono la tensione, non per menefreghismo, anzi ci tengono talmente tanto che sono bloccati. La storia da quando ci sono io dice che subiamo la pressione in maniera pesante, perché cambiando moduli e giocatori i risultati non sono arrivati. Se fosse un problema tattico sarei contento e sarebbe molto più semplice per me, ma così non è. La strada tattica è quella, ma domani serve mandare in campo chi è più spensierato rispetto ad altri. Uno degli obbiettivi del ritiro era proprio quello di cercare di alleggerire mentalmente i ragazzi."
"Ai ragazzi ho chiesto quale fosse la loro priorità lavorativa: hanno risposto tutti "salvare la SPAL". La priorità a breve termine è ottenere il risultato pieno domani, senza prender gol nei primi dieci minuti. Non esistono e non possono esistere altre priorità. Nemmeno essere titolare o subentrante. Serve un certo tipo di atteggiamento in campo."
Sui singoli: "Galeotti, Fiordaliso e Zammarini sono squalificati. Arena e Paghera ancora non sono recuperati al 100%, mentre Bidaoui ne avrà ancora per un po'. El Kaddouri invece è convocato, non ha ritmo partita ma è a disposizione."
Chiusura finale su Capitan Antenucci: "Domani gioca dal primo minuto, ma che partisse dalla panchina o che fosse titolare, per me Mirco è come se giocasse sempre, come se fosse sempre in partita. Ha esperienza da vendere, deve passarla a tutti i compagni, con la sua responsabilità e presenza nello spogliatoio."







