Palermo, Dionisi: "Il noi conta più dell'io. Spezia? È il momento di battere una grande"
“Non sono un folle, gioca chi merita in settimana e questo è sempre stato un principio fondamentale. In queste ultime partite le prestazioni sono state migliori, ma non hanno portato al risultato che meritavamo. Dobbiamo ripartire da quello che abbiamo fatto e migliorarlo, essere più efficaci in zona gol”. Così il tecnico del Palermo Alessio Dionisi esordisce in conferenza stampa alla viglia della delicata sfida contro uno Spezia lanciatissimo e ancora imbattuto: “Ho tre-quattro dubbi di formazione, Gomes meriterebbe di giocare sempre, ma ci sta che l’allenatore faccia altre scelte, non ho preconcetti con nessuno. Tanti giocatori hanno sbagliato, sono stati ripresi e poi sono scesi in campo avendo capito l’errore, non chiudo la porta a nessuno, tantomeno ai giocatori importanti. Bisogna mettere il noi davanti all’io, chi non lo fa non gioca. - prosegue Dionisi come riporta Stadionews.it - Gomes mi ha sorpreso, sono molto contento della sua crescita, non escludo che con lo Spezia possa tornare dall’inizio, può giocare insieme a Ranocchia”.
Spazio poi all’avversario di turno: “Conosco bene D’Angelo e lo stimo, il suo vice è stato un mio compagno di squadra. Affrontiamo una compagine che sta sorprendendo, ha dei valori e i numeri spiegano bene la loro forza, ma è arrivato il momento di battere una grande. - prosegue ancora Dionisi – Abbiamo una grande aspettativa su di noi, affrontiamo una squadra che è in alto per merito, ma abbiamo le qualità per riavvicinarci. Partita della svolta? È una gara importante, contro una delle squadre più forti, lo potremo dire dopo lo Spezia e dopo altre. Dobbiamo fare di più, siamo in debito con i nostri tifosi in casa. Abbiamo le qualità per battere lo Spezia”.
Dionisi poi si sofferma sullo spogliatoio: “Non c’è nervosismo, chi sbaglia chiede scusa e riparte, stiamo facendo fatica a riportare quello che vedo in settimana nel corso della partita. - conclude Dionisi parlando della contestazione – Rispetto i tifosi, la squadra sta facendo meno di quanto ci si aspettava e loro sono scontenti. Non è un problema di carattere, ma di prestazioni e coraggio. Siamo un blocco unito con la società, siamo tutti responsabili e remiamo dalla stessa parte”.