
L'ex Doudou sul Bari: "Longo ha dato identità. Serie A? Troppi alti e bassi"
L'ex difensore ed oggi allenatore, Diaw Doudou, che in passato da calciatore ha giocato per Bari e Torino fra le altre squadre, nel corso dell'intervista rilasciata a TuttoMercatoWeb ha parlato anche della stagione del Bari, attualmente ottavo in Serie B. Dopo la sospensione della scorsa giornata per la morte di Papa Francesco, il prossimo passo per la squadra di Moreno Longo sarà affrontare il Modena, nella sfida prevista venerdì 25 maggio.
Cosa ti piace di questa stagione del Bari di alti e bassi? Pensi possa andare i playoff e sperare nella Serie A?
"Il Bari quest'anno mi piace perché l'allenatore ha dato un'identità. Però personalmente non la vedo come una squadra che possa ambire alla Serie A. Poi nel calcio può succedere di tutto, lo sappiamo, ma la condizione fisica non è mai stata al top e per questo secondo me ci sono stati troppi alti e bassi, oltre che troppi infortuni".
Che ne pensi della scelta di Assane Diao di giocare per il tuo Senegal? Sta avendo un impatto importante in Serie A.
"Assane Diao ha fatto una scelta intelligente perché in Spagna c'è gente come Yamal e Nico Williams in quel ruolo. Sono pure giovani quanto lui e hanno già vinto, lì avrebbe poco spazio. Che dire del suo talento? Complimenti a Fabregas che è andato a prenderlo".
Che ne pensi di quello che è successo a Maignan, che una stagione dopo gli episodi razzisti di Udine, è stato fischiato nello stesso impianto, ad esclusione della riappacificazione finale dopo il suo infortunio?
"I tifosi dell'Udinese si sono risentiti per la squalifica dopo i cori contro Maignan, poi hanno dimostrato grande umanità dopo l'infortunio. Quello che mi chiedo è: perché non hanno avuto questa umanità quando qualcuno di loro dava della "scimmia" a Maignan? Non tutti per fortuna, ma non si può nel 2025 trattare una persona in quel modo per il colore della pelle".
Cosa ti piace di questa stagione del Bari di alti e bassi? Pensi possa andare i playoff e sperare nella Serie A?
"Il Bari quest'anno mi piace perché l'allenatore ha dato un'identità. Però personalmente non la vedo come una squadra che possa ambire alla Serie A. Poi nel calcio può succedere di tutto, lo sappiamo, ma la condizione fisica non è mai stata al top e per questo secondo me ci sono stati troppi alti e bassi, oltre che troppi infortuni".
Che ne pensi della scelta di Assane Diao di giocare per il tuo Senegal? Sta avendo un impatto importante in Serie A.
"Assane Diao ha fatto una scelta intelligente perché in Spagna c'è gente come Yamal e Nico Williams in quel ruolo. Sono pure giovani quanto lui e hanno già vinto, lì avrebbe poco spazio. Che dire del suo talento? Complimenti a Fabregas che è andato a prenderlo".
Che ne pensi di quello che è successo a Maignan, che una stagione dopo gli episodi razzisti di Udine, è stato fischiato nello stesso impianto, ad esclusione della riappacificazione finale dopo il suo infortunio?
"I tifosi dell'Udinese si sono risentiti per la squalifica dopo i cori contro Maignan, poi hanno dimostrato grande umanità dopo l'infortunio. Quello che mi chiedo è: perché non hanno avuto questa umanità quando qualcuno di loro dava della "scimmia" a Maignan? Non tutti per fortuna, ma non si può nel 2025 trattare una persona in quel modo per il colore della pelle".
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