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Quattro allenatori possono bastare? Salernitana e Sampdoria lo sperano. Per evitare la CTUTTO mercato WEB
martedì 8 aprile 2025, 08:04Serie B
di Tommaso Maschio

Quattro allenatori possono bastare? Salernitana e Sampdoria lo sperano. Per evitare la C

La giornata di ieri è stata segnata da un doppio esonero: quello di Roberto Breda a Salerno e quello di Leonardo Semplici sulla sponda blucerchiata di Genova. Al loro posto sono arrivati rispettivamente Pasquale Marino e Chicco Evani e in entrambi i casi si tratta del quarto allenatore di una stagione nata sotto ben altri auspici: ovvero lottare per le zone nobili della classifica e puntare al ritorno in Serie A. Un obiettivo che fin da subito nelle due piazze è apparso lontano e che col passare del tempo si è trasformato in un mantenere la categoria che resta comunque difficile, ma non impossibile da ottenere.

Salernitana - In Campania si era partiti con Giovanni Martusciello come nuovo tecnico dopo la retrocessione dello scorso anno: un’esperienza durata fino a metà novembre quando venne sostituito da Stefano Colantuono, uomo già nello staff del club, che però è durato poco più di un mese lasciando poi spazio a inizio gennaio da quel Roberto Breda scelto dal ds Valentini con cui aveva lavorato ad Ascoli. Anche la bandiera granata non è riuscita però a far scattare la leva giusta per cambiare direzione alla stagione fino al doversi arrendere dopo il ko contro la Juve Stabia con l’arrivo dell’esonero e lo sbarco di un Pasquale Marino che proverà a rilanciarsi dopo alcune avventure negative, come quella dello scorso anno a Bari.


Sampdoria - A Genova invece la stagione era iniziata con la conferma, non convintissima a dire la verità, di Andrea Pirlo. Ma dopo appena tre giornate il ds Pietro Accardi - che non aveva legato con l’ex centrocampista – aveva deciso per l’esonero con la chiamata di Andrea Sottil in panchina per guidare in alto una squadra costruita con grande spesa in estate, ma che mostrava una rosa disomogenea con alcuni reparti poco coperti. L’avventura dell’ex tecnico dell’Udinese non era brillante e a dicembre era arrivato l’esonero con Leonardo Semplici che ereditava la panchina. Dopo l’amara esperienza allo Spezia l’allenatore sperava in una rivincita in terra ligure e invece la stagione era proseguita sui binari dei precedenti allenatori fino alla decisione di svoltare ancora – dopo i ko contro Frosinone e Spezia – con la chiamata al capezzale della squadra di tanti ex doriani – Evani, Lombardo, Invernizzi e infine Mancini – per provare a dare la scossa per evitare qualcosa di inimmaginabile a inizio stagione.