
Salernitana, Breda senza Amatucci pensa al cambio modulo contro la Juve Stabia
La Salernitana è sempre in cerca di qualche cambiamento che possa dare una sterzata ad una stagione enormemente deludente. Nell’ultima partita i granata hanno perso in casa contro il Palermo per 1-2, scivolando ancora più giù in classifica. Ad ora i campani sono al penultimo posto con 30 punti, a -2 dalla zona play-out e a -4 dalla zona salvezza.
Il calendario ora pone di fronte la vicina trasferta di Castellammare di Stabia, contro i lanciatissimi uomini di Pagliuca, sempre più saldi in zona play-off. Proprio in vista della sfida con i gialloblù Breda sta pensando a delle novità, un po’ per volontà, un po’ per necessità.
Il tecnico trevigiano dovrà infatti fare a meno, a causa della squalifica, del miglior giocatore dei suoi, vale a dire Lorenzo Amatucci, andato anche a segno nel finale della sfida contro il Palermo.
L’idea a questo punto sarebbe di passare dal 3-5-2 al 3-4-2-1, lasciando Zuccon e Soriano a centrocampo e rilanciando dal primo minuto Daniele Verde e sopratutto Franco Tongya, uscito da parecchio dalle dinamiche di titolarità. Davanti spazio al solito Cerri. Una variazione dunque per ovviare all’assenza del prezioso Amatucci, ma anche per cercare di variare uno spartito che sta continuando a mancare di incisività.
Il calendario ora pone di fronte la vicina trasferta di Castellammare di Stabia, contro i lanciatissimi uomini di Pagliuca, sempre più saldi in zona play-off. Proprio in vista della sfida con i gialloblù Breda sta pensando a delle novità, un po’ per volontà, un po’ per necessità.
Il tecnico trevigiano dovrà infatti fare a meno, a causa della squalifica, del miglior giocatore dei suoi, vale a dire Lorenzo Amatucci, andato anche a segno nel finale della sfida contro il Palermo.
L’idea a questo punto sarebbe di passare dal 3-5-2 al 3-4-2-1, lasciando Zuccon e Soriano a centrocampo e rilanciando dal primo minuto Daniele Verde e sopratutto Franco Tongya, uscito da parecchio dalle dinamiche di titolarità. Davanti spazio al solito Cerri. Una variazione dunque per ovviare all’assenza del prezioso Amatucci, ma anche per cercare di variare uno spartito che sta continuando a mancare di incisività.
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