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TMW RADIO - Di Gennaro: "Vlahovic voleva la Juve, punto. Però dico basta ai baci alla maglia"

TMW RADIO - Di Gennaro: "Vlahovic voleva la Juve, punto. Però dico basta ai baci alla maglia"TUTTO mercato WEB
© foto di Lorenzo Marucci
giovedì 3 febbraio 2022, 20:02Serie A
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
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Antonio Di Gennaro, opinionista Tmwradio, intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'ex centrocampista Antonio Di Gennaro, commentatore tv e opinionista di TMW Radio, si è così espresso durante Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando dal mercato della Salernitana: “Senza un certo tipo di giocatori, per Colantuono salvarli è un mezzo miracolo”.

Possono dire la loro nella lotta salvezza?
“C’è molto da rifare, il nuovo proprietario comunque sembra galvanizzato. Loro, Genoa, Cagliari e Samp devono fare qualcosa di più, questi ultimi potrebbero però essere avvantaggiati dall’avere un giocatore come Sensi. Il Cagliari mi sembra più calato in una certa ottica rispetto al Genoa, il Venezia secondo me ha una filosofia che lo salva e un gruppo più affiatato. Chi vedo veramente male sono Genoa e Salernitana”.

Febbraio decisivo per il Genoa.
“Devono iniziare a vincere fuori casa o si fa veramente difficile. Un po’ come il Venezia”.

Capitolo Vlahovic.
"La questione è semplice, voleva andare alla Juventus. Punto. Qualsiasi offerta non sarebbe stata ascoltata. Quello che mi domando io è: alla Fiorentina c'è un progetto? Come mai vende tutti i migliori giovani alla Juventus, per esempio, è un tema".

Si era capita la sua scelta.
"Sì, poi ripenso a certe parole e ai baci sulla maglia. Vorrei dirlo a tutti: non fatelo più, fate una figura meschina perché quel gesto è importante. La maglia è una cosa seria, non puoi poi scappare di nascosto".

La Fiorentina ha fatto tutto ciò che doveva per prendere le contromisure?
"Di sicuro la società ha fatto una proposta importante. Le parole di Pradè in tv erano dettate dalla paura di perderlo a parametro zero: io avrei fatto tutto per tenerlo fino a giugno".

Però significava perdere soldi.
"D'altronde la prima dichiarazione di Commisso quando è arrivato a Firenze è stata dire che non avesse bisogno di soldi. Mai come quest'anno puoi puntare all'Europa. Se la questione è il fatturato, allora sono d'accordo con lui. Però non sembrava ci fossero le condizioni per un addio già adesso".

Troppa comunicazione anti-sistema rispetto alla realtà?
"Italiano in cuor suo credo avrebbe voluto tenerlo, anche se va detto che 80 milioni sono tanti soldi. La comunicazione è fondamentale oggi e non so se senza di lui ora la Fiorentina abbia la possibilità di sognare l'Europa. Non so a chi possa far bene questa divisione che c'è adesso a Firenze".

Quanto pesano le assenze del Milan per il derby?
"In difesa hanno avuto qualche calo dopo l'assenza di Kjaer che era un vero leader. L'Inter invece si è ancora rinforzata, si è vista la loro strategia: discussioni aperte con Perisic per il rinnovo, sono andati a prendere Gosens. Il Milan rischia di più e non solo per la classifica: ci sarà da capire se e come recupera Ibra e se avranno ancora problematiche difensive".

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