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Tare: "Baroni ha portato serenità alla Lazio. Juve? Motta può fare un lavoro importante"

Tare: "Baroni ha portato serenità alla Lazio. Juve? Motta può fare un lavoro importante"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
ieri alle 13:00Serie A
di Ludovico Mauro

Volto della Serie A prima da giocatore e poi da direttore sportivo, legato indissolubilmente alla Lazio, in esclusiva per Tuttomercatoweb.com Igli Tare analizza i principali temi che riguardano il nostro campionato. A partire proprio dai biancocelesti di Baroni, squadra e club in cui ha lavorato per una vita:

Dove può arrivare questa Lazio?
“Può fare tanta strada. La squadra ha dato riposte importanti sia in Europa che in campionato, con qualche battuta d’arresto, ma nel complesso è una stagione positiva. L’importante è rimanere concentrati sull’obiettivo, alle volte si rischia di passare su strade sbagliate. Ma questa squadra ha tanta qualità e soprattutto un allenatore molto umile e concentrato sul lavoro. Baroni sta cercando di tirare fuori il meglio da tutti”.

È proprio Baroni il valore aggiunto di questa Lazio?
“Diciamo che ha portato tanta serenità a una squadra che veniva da un momento traballante dopo la fine della stagione scorsa. È stato bravo a dare subito un impatto positivo sia a livello di risultati che di lavoro”.

Ha lavorato per anni con Simone Inzaghi. Che stagione è quella dell’Inter?
“Inzaghi non è più una novità, non vanno più spiegati i suoi campionati. Inzaghi è una certezza, uno dei 2/3 migliori allenatori in Italia, ma anche in Europa ha fatto un lavoro eccellente. E sta facendo qualcosa di eccezionale anche quest’anno, eppure ha avuto tanti problemi fisici in rosa. Da qui passa molto nel cammino di una squadra”.

Intende dire che ci sono stati errori nella preparazione?
“Non alludo a niente. È una squadra che gioca ogni tre giorni con intensità, contro squadre di alto livello. È abituata a queste situazioni, non è questione di lavoro: a volte ci sono infortuni drammatici, altre meno. Si parla anche di fortuna, serve anche quella in una stagione”.

C'è poi una Juventus che continua a pareggiare con insistenza.
“Questo è un progetto voluto da Giuntoli e Motta, e capitano anche questi momenti. Se lavori alla Juve, sei obbligato a fare le cose in fretta, si vogliono risposte subito, e questo non aiuta per progetti di questo tipo. Ma ho grande fiducia nel lavoro di Giuntoli e anche in quello di Motta, un allenatore che ha un’idea chiara di come una squadra debba giocare. Possono trovare le soluzioni che cercano per uscire da questo periodo. Ovviamente i pareggi sono tanti, ma il cambiamento alla Juve è stato importante. È normale che possa accadere qualche battuta d’arresto. Motta può fare un lavoro importante con questa rosa”.

E del Napoli in vetta che ne pensa?
“L’arrivo di Conte è stata una garanzia. Per come lavora, è meticoloso, dà tanto e chiede tanto. Giocando una sola partita a settimana riesce a preparare ogni impegno al meglio. Ma allo stesso tempo c’è da sottolineare il lavoro svolto da Conte finora, anche con qualche battuta d’arresto sono sempre riusciti ad uscire dalle difficoltà. Sarà un testa a testa fino in fondo tra Inter e Napoli per lo scudetto”.

L'Atalanta invece continua a stupire. Che percorso sta facendo la squadra di Gasperini?
“È il coronamento del lavoro di un gruppo ormai solido, con un allenatore che conosce bene ogni angolo del progetto, di cui è al centro. Sa creare le sinergie giuste per avere una squadra competitiva: l’obiettivo principale dell’Atalanta dev’essere la Champions, tutto quel che viene in più è un grande lavoro. Ormai è una realtà consolidata tra le prime quattro, ed è un grosso risultato per un club che ha fatto un percorso straordinario negli ultimi dieci anni. Da qui alla fine sarà sempre una protagonista, anche in Europa”.

La Roma ha esonerato De Rossi, poi è toccato a Juric, e infine ha scelto Ranieri. Considerazioni?
“Ranieri è una garanzia, un uomo simbolo. Una persona stimata non solo dalla tifoseria, ma da tutto il calcio italiano e mondiale. È esperto, darà un supporto importante alla ricostruzione della squadra l’anno prossimo, sarà un uomo chiave come consigliere. Si vede la sua mano, è una squadra che ancora deve ricostruire tante situazioni, la Roma è tuttora un cantiere aperto. Ma hanno fatto una scelta intelligente, è un uomo che sa gestire pressioni”.

Infine il Milan. Una stagione di lati e bassi, prima l'esonero di Fonseca e poi la Supercoppa.
“Scelta intelligente quella di prendere Conceicao. È molto esigente, lavora su ogni dettaglio e vuole la squadra molto aggressiva. In futuro si vedrà il suo lavoro. Il Milan è molto indietro in classifica e non convince ancora nel gioco, anche mercoledì in Champions ha vinto soffrendo. Ma la società ha fatto una scelta corretta, quella di portare in Italia un allenatore che ha molta fame ma soprattutto esperienza, che serve molto a un gruppo di giocatori comunque di qualità”.

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