Rivoluzione o la reazione degli sconfitti: Inter, Inzaghi al bivio
Un cambio sarà obbligato: Denzel Dumfries, travolto a Firenze come tutta l’Inter, non potrà giocare il ritorno con la Fiorentina, lunedì sera a San Siro, perché squalificato. Spazio a Darmian sulla destra. Il resto della formazione iniziale di Simone Inzaghi è un bivio tra due messaggi diversi alla squadra.
La strada più ovvia perché l’Inter deve vincere anche per non perdere terreno dal Napoli, e più logica perché al Franchi sono partite titolari diverse seconde linee, è quella di cambiare radicalmente l’undici iniziale. È anche la più probabile: difficile non ripartire da gente come Barella o Dimarco, che prevedibilmente saranno in campo dall’inizio al Meazza.
La strada meno scontata, ma avrebbe un senso come messaggio forte al gruppo, sarebbe riproporre una formazione molto simile a quella del Franchi. Con Bisseck, con Carlos Augusto, con Frattesi. Chiedere a tutti coloro usciti sconfitti dal confronto con i viola di dimostrare che non sono quelli visti l’altra sera, in una notte irriconoscibile per chi gioca il miglior calcio del campionato.
Nel mezzo, un capitolo a parte è rappresentato da Hakan Calhanoglu. Il turco, al rientro, ha giocato da titolare due volte di fila e lo ha fatto male. Logica vorrebbe ripartire con più calma, non rispondergli di sì alla voglia di strafare e di rifarsi. Certo, dietro di lui non ci sono grandi garanzie e si è visto. Ma è un’altra storia.