Rivelazione Lazio, da Baroni alla gestione Lotito-Fabiani: i segreti di un avvio sorprendente
Chi l'avrebbe mai detto che la Lazio, chiuso il ciclo di Immobile, Luis Alberto e compagnia cantante, riuscisse agli albori di una nuova era a imporsi immediatamente come una delle squadre più forti del campionato? La formazione di Marco Baroni è una delle rivelazioni di quest'avvio di stagione e La Gazzetta dello Sport ne racconta i segreti, proprio a cominciare dall'allenatore. Il suo arrivo era stato accolto con indifferenza e scetticismo, ora - dopo appena tre mesi - c’è già chi accosta il suo nome a quello di Tommaso Maestrelli. Che, per qualsiasi allenatore si accomodi sulla panchina della Lazio, è il massimo complimento che possa ricevere
La gestione Lotito-Fabiani
La gestione Lotito è sempre stata caratterizzata da una catena di comando cortissima. In pratica la società viene gestita da due uomini, il presidente e il direttore sportivo. Era così quando il braccio destro di Lotito era Igli Tare, è così anche adesso che nel ruolo di direttore sportivo c’è Angelo Fabiani. Quest’ultimo vive in pratica a Formello 24 ore su 24, Lotito è in continuo contatto con lui e piomba nel centro sportivo appena gli impegni politici glielo consentono. Sono stati loro a creare la squadra che sta piacevolmente sorprendendo in Italia e in Europa.
Tutti coinvolti
Per il tecnico tutti sono titolari e tutti devono essere coinvolti. Sembrava uno di quei proclami a effetto, cui poi si dà un seguito molto relativo. E invece l’allenatore ha applicato questo suo «mantra» alla lettera. L’intera rosa è stata coinvolta, con rotazioni di uomini fatte in maniera scientifica. Al punto che, analizzando il minutaggio dei vari giocatori, si fa davvero fatica a capire quali siano i titolari e quali le riserve. Uno dei segreti della Lazio, forse il più importante, è proprio questo. Perché la squadra, grazie ai continui cambi, riesce a mantenere sempre una notevole brillantezza fisica.