Monza, Nesta: “Al primo episodio subiamo gol. Ora dobbiamo fare punti”
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Di seguito le parole dell’allenatore del Monza Alessandro Nesta, che ha parlato ai microfoni di Dazn dopo la sconfitta per 0-2 della sua squadra contro il Torino di Paolo Vanoli tra le mura amiche dell’U-Power Stadium, gara valida per la 27° giornata della Serie A Enilive 2024/2025.
Queste le sue parole:
Oggi è stata una buona gara dei suoi. Avete subito gol nei vostri due momenti di gara migliori
“Si oggi abbiamo fatto una buona partita rispetto a quella di Roma, nello spirito e nel gioco, nel muoverci assieme. Poi qualche episodio, come ci capita spesso, lo abbiamo pagato subito e abbiamo perso la partita”.
La salvezza resta un’impresa difficile, ma il fatto di aver visto un atteggiamento migliore quest’oggi nei tuoi ragazzi, che hanno mostrato di non voler mollare, ti dà gli stimoli per andare avanti e lottare fino alla fine?
“Io sono stato chiaro con tutti. Possiamo perdere o vincere, ma non è negoziabile l’approccio alla partita. Se dovesse succedere questo io vado a casa. Oggi la squadra ha risposto e fino a che sta lì e non si arrende, io sono qui a lavorare fino all’ultimo giorno per salvarci. Ci sono ancora tante partite ma ora bisogna vincere”.
il cambio di modulo che hai adottato oggi sarà quello da cui ripartirai nelle prossime gare?
“Ho fatto delle scelte anche perché ho bisogno di gente che corra in mezzo al campo. Non abbiamo grandi fisicità. Aspettiamo Akpa Akpro e per questo ho messo Birindelli interno. Facciamo delle scelte in base a ciò che abbiamo ma ora dobbiamo fare qualche gol. Ci manca anche un po’ di lucidità perché ci sono alcuni giocatori che hanno giocato sempre, dall’inizio del campionato”.
Ora è iniziato il momento in cui bisogna lavorare sull’aspetto mentale?
“Alcuni hanno bisogno di lavoro sull’aspetto mentale, altri di quello tecnico. I giocatori che sono arrivati ora hanno bisogno che gli spieghi qualcosa, perché sono nuovi, vengono da altre nazioni, hanno delle lacune da migliorare. Con gli altri che ci sono dall’inizio, invece, ci sarà da lavorare un po’ di più sulla testa perché le sconfitte, si sa, non aiutano”.
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