Monza, il ritorno di Nesta per una salvezza parecchio complicata

L'umiliante sconfitta con la Lazio e l'ultimo posto in classifica con appena 13 punti e ben 8 da recuperare rispetto alla zona salvezza hanno portato il Monza a esonerare Salvatore Bocchetti e richiamare in panchina Alessandro Nesta, sollevato dall'incarico prima di Natale. Il suo predecessore in sette partite non è riuscito a fare meglio: un solo successo con la Fiorentina e poi solo sconfitte, di cui le ultime quattro consecutivamente. I numeri non sono tornati così come non c'è mai stato un miglioramento sotto il punto di vista delle prestazioni. In sintesi Bocchetti non ha dato nulla di nuovo al Monza. Le responsabilità però non sono tutte sue e anzi il flop è piuttosto una conferma di come il problema è ben più ampio: non riguarda solamente questo o quell'allenatore ma tante (e troppe) componenti.

Nesta bis Sotto contratto con il club fino al termine di questa stagione, ed esonerato alla 17° giornata dopo la sconfitta interna con la Juventus, l'allenatore scelto in estate per il post Raffaele Palladino riprenderà da dove aveva lasciato. E cioè all'ultimo, scomodissimo posto di una classifica impietosa. Nesta però si ritroverà fra le mani un organico in qualche modo rivoluzionato dopo l'ultima sessione di mercato. Ceduti tre big come Pablo Marì (Fiorentina), Daniel Maldini (Atalanta) e Bondo (Milan); dovrà riuscire a far integrare nel minor tempo possibile i tanti nuovi arrivati. Fra questi c'è qualche giovane di belle speranze, un paio di scommesse e alcuni calciatori alla prima esperienza in Serie A. Insomma, il compito se prima era difficile ora lo sarà ancora di più. Di buono per Nesta c'è l'entusiasmo che lo accompagnerà in questa seconda avventura con il Monza. Servirà anche quello per ridare slancio a una formazione con il morale a terra. Il nuovo esordio ci sarà domenica in casa con il Lecce. Uno scontro diretto da vincere a tutti i costi.