Milan, Scaroni: "Ottimisti sull'acquisto di San Siro e le sue aree entro l'estate"

«Seguo da anni il progetto dello stadio, tanto che sui social mi chiamano persino “Stadioni”. In questo percorso, però, è sembrato di giocare a un interminabile gioco dell’oca: dopo tanti passi avanti e indietro, siamo tornati all’idea iniziale, segno che forse non era così irrealizzabile». Così il presidente del Milan, Paolo Scaroni, ha commentato l’evoluzione del progetto durante l’evento “Infrastrutture e Sport: una ricchezza per il Paese”, organizzato da PWC con Calcio e Finanza.
Sul tema del nuovo impianto a San Siro, Scaroni ha sottolineato l’importanza dell’aspetto finanziario: «Abbiamo già affrontato diversi aspetti della questione, ma parlando a un pubblico esperto di business è chiaro che il nodo economico sia centrale: con questo progetto i conti tornano».
L’idea di ristrutturare l’attuale stadio, secondo il presidente rossonero, non è percorribile: «Pensate alla difficoltà di gestire un cantiere con due squadre che giocano ogni tre giorni davanti a 70mila persone. Sarebbe impensabile. All’inizio in molti difendevano San Siro, ma col tempo si è capito che, per quanto le partite si vedano bene, le esigenze sono cambiate. Nel nuovo impianto l’esperienza sarà ancora migliore e offrirà molto di più».
Scaroni ha poi parlato della mentalità conservatrice che spesso ostacola i cambiamenti: «In Italia le novità vengono vissute come un affronto, anche quando sono scelte logiche. San Siro, quando non ci sono partite, è un’area vuota. Il nuovo stadio, invece, darà valore alla zona tutto l’anno. Anche dal Comune percepiamo un sostegno più concreto: il sindaco è un grande sostenitore del progetto. Abbiamo superato un passaggio chiave con la Soprintendenza e stiamo facendo progressi».
Infine, il presidente del Milan ha delineato i prossimi passi: «Abbiamo inviato il Docfap la scorsa settimana e ora aspettiamo che il Comune avvii la procedura di assegnazione e convochi la prima conferenza dei servizi. Speriamo che tutto si muova rapidamente, perché abbiamo una scadenza legata al vincolo che potrebbe complicare le cose. L’obiettivo è acquistare lo stadio e le aree entro l’estate. Siamo fiduciosi».
