Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Milan, Savicevic: "Berlusconi mi chiamò: 'Se sei un genio, devi dimostrarlo con il Barça'"

Milan, Savicevic: "Berlusconi mi chiamò: 'Se sei un genio, devi dimostrarlo con il Barça'"TUTTO mercato WEB
domenica 8 dicembre 2024, 12:00Serie A
di Daniele Najjar

L'ex fuoriclasse del Milan, Dejan Savicevic, nel corso dell'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport oggi in edicola ha raccontato alcuni aneddoti legati al suo passato in rossonero. A partire dalla finale giocata e vinta dai rossoneri contro il Barcellona in Champions League, nel 1994.

Il pallonetto-arcobaleno del Genio è legato ad un aneddoto di Berlusconi. Cosa le disse?
"Lui mi voleva bene e la sera prima mi chiamò al telefono: 'Dejan, sono due anni che ti aiuto e ti difendo, se sei un genio dimostralo'".

Lo ha dimostrato ed è entrato nella leggenda del Milan e dei gol più belli. Non male, no?
"Sì sì. Fa molto piacere essere ricordato, il Milan ha una grandissima storia, è una delle squadre più grandi e famose del mondo ed è veramente bello sapere che dentro ci sei entrato anche tu. Mi hanno invitato per la cerimonia dei 125 anni, ma non posso venire a Milano. Mi dispiace, so che ci saranno tanti compagni e amici, purtroppo sono impegnato con la mia Federazione, sono il presidente, c’è un sacco di lavoro. Mando a tutti un grande abbraccio".

Sicuramente ricambiato da chi non dimentica le felici stagioni del Genio. Il bilancio?
"Ho fatto cose buone, altre meno. Il Milan mi ha dato molto, io forse potevo fare di più. Mi dispiace per la finale di Vienna nel 1995. Mi ero infortunato, magari giocavo contro l’Ajax e vincevamo. Chissà...".

L’inserimento nel Milan non è stato facile. Ha faticato molto?
"Beh, sì. L’inizio è stato complicato. Un anno e mezzo. Ero in difficoltà, volevo tornare a casa. Non giocavo, avevo anche qualche problema fisico e poi davanti c’erano tre giganti: Gullit, Van Basten e Rijkaard...".

Insomma, una partenza brusca...
"Stavo male. Problemi con la lingua, la città, il cibo. I nuovi compagni e il campionato diverso. Io ero alla Stella Rossa, avevo vinto una Coppa dei Campioni. Dovevo andare alla Juve, poi alla Roma, poi al Monaco in Francia. Ma ho scelto il Milan, è venuto il ds Ariedo Braida e abbiamo fatto in fretta. Ho accettato,
poi a Milanello mi sono venuti i dubbi...".

Dirà il presidente Berlusconi: "Lo abbiamo convinto a rimanere io e Boban". Versione giusta?
"Sì, Zvone mi ha aiutato molto. Mi diceva: “Dejan, non fare lo scemo, tu sei il più forte di tutti, non puoi scappare. Vedrai, giochi e spacchi tutto”".

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile