Milan, Pioli su De Ketelaere e il nuovo colpo: "Charles ha tutto, domani arriva Thiaw"
Raggiunto da DAZN dopo il successo sul Bologna, Stefano Pioli commenta il 2-0 del suo Milan e conferma l'arrivo ormai imminente di Malick Thiaw: "La squadra ha lavorato con ritmo, collaborazione, generosità per tutta la partita. Abbiamo commesso errori tecnici e possiamo fare meglio, ma conta la voglia di vincere la partita. Del resto a Bergamo avevamo fatto un'ottima partita e le aspettative ce le siamo alzati da soli. Siamo entrati nella storia di questo club, ma vedo la fame necessaria per fare qualcosa in più e scrivere altre pagine: fin quando vedo questi atteggiamenti va bene, poi lavoreremo anche nei particolari per essere più precisi e più lucidi nel fare le scelte, oggi abbiamo qualche volta esagerato nella profondità quando non era il momento giusto".
Si è arrabbiato anche per non aver chiuso la partita?
"No, arrabbiare no. È che lavoriamo tanto, a me non piace il possesso palla tanto per dire, mi piace guardare avanti e mi piace avere giocatori che stressano le difese avversarie. Il giocatore in possesso palla deve capire quando è il momento giusto per verticalizzare, altrimenti anche dominare di più la partita e tenere palla nella loro metà campo dobbiamo farlo. Le squadre più dominanti riescono a fare entrambe le cose. Ma sono contento della partita".
Brilla De Ketelaere, standing ovation alla sostituzione. Si è già preso San Siro, che cosa le rimane di questa serata? "Solo sensazioni positive, è arrivato da tre settimane e deve conoscere meglio i propri compagni, un campionato diverso. Non sono qui a dire che la Serie A è più difficile del campionato belga, sono diversi. Ma che abbia qualità, intelligenza e talento non si può negare: sono fiducioso, ha tutto. Però ci vuole un po' di tempo, conoscersi bene in campo significa trovare il momento giusto per passare la palla al compagno, magari capire bene chi sa difendere bene la palla. Ci vorrà un po' di tempo, ma è un giocatore di grande talento che farà divertire i tifosi. Ha qualità e ha fatto vedere che può essere decisivo".
Cosa chiede sulla trequarti? Dipende dall'avversario o dalle caratteristiche del giocatore che sceglie?
"Oggi a Charles ho chiesto di giocare molto più vicino a Olivier, quasi con due attaccanti. Sapevamo che l'avrebbe marcato un centrocampista e secondo me poteva anche andare in più in profondità, tirando fuori Medel. Dipende molto dalle nostre caratteristiche, ma anche dagli avversari. Credo che abbiamo fatto bene, ma potevamo fare meglio nei movimenti. Oggi abbiamo giocato con due attaccanti, tenendo aperti gli esterni, poi sono situazioni che prepariamo di volta in volta".
Stupiscono le scelte nei cambi. Sta alternando molto i giocatori, cerca di mettere tutti in condizione?
"Sì. Se continueremo, e lo stiamo facendo, a giocare per la squadra e non per noi, per Pioli, per Rebic, per Leao, sanno che non è così importante la quantità ma la qualità dei minuti. E comunque da oggi, per le prime otto in classifica dell'anno scorso, comincia una nuova stagione. Ho chiesto alla società un gruppo completo, un gruppo forte. Un allenatore deve essere coerente, se faccio sentire tutti importanti devo dare a tutti la possibilità. Finché vedrò questi atteggiamenti, poi la prestazione arriva: il talento ce l'hanno".
Leao è totalmente concentrato su questa squadra. "Ma è sempre stato così. Rafa lo vedo continuo, sereno, generoso: sa di avere un grande potenziale, ma anche di poter meritare. Non ho mai avuto la sensazione di un Leao con la testa altrove, poi anche i giocatori più forti sono essere umani: possono incappare in giornate più negative senza andare a cercare motivazioni particolari".
Avete preso Thiaw dallo Schalke?
"Deve fare le visite mediche domani, non è ancora ufficiale, poi firmerà".