Milan, Conceiçao: "Pulisic con la squadra. Walker? Conta la partita di domani"
Sergio Conceiçao, allenatore rossonero, è presente in conferenza stampa per presentare la partita tra Milan e Girona, valida per la setttima giornata della Champions League Phase e in programma domani alle 21:00 a San Siro.
Segui le dichiarazioni di Sergio Conceiçao con il live testuale su TMW.
14:05 | Comincia la conferenza stampa.
Meglio in Champions che in campionato...
"Essere nella miglior competizione per club al mondo è una motivazione grandissima e le grandi squadre, come il Milan, devono lavorare tutti gli anni per esserci. Stiamo lavorando per esserci anche l'anno prossimo. Per quest'anno cercheremo di mettere il Milan dove la storia dice che deve stare. Domani partita molto molto importante".
Cambia preparare la Champions?
"Al di là del poco tempo che c'è stato, vedo i ragazzi concentrati. Devo essere io come allenatore a trovare per loro la mentalità giusta. Noi dobbiamo essere tutti giorni qua, loro mi stanno dimostrando di essere motivati tutti i giorni come squadre e a livello individuale. Le maglie non giocano, ma sono gli uomini che la indossano".
Non c'è continuità nei 90 minuti...
"È vero. Io ho parlato al gruppo, ma la squadra è cosciente di quello che si deve fare. Bisogna credere in ciò che facciamo a livello tattico e tecnico. Il bello del calcio è un ricominciare continuo ed è una opportunità di migliorare".
Ti era mai capitata una squadra così poco continua in carriera?
"Mi è capitato anche di peggio... Poi ci sono avversari di qualità e di valore e ogni partita ha la sua storia. E il risultato è quello che conta: il primo tempo contro la Juve è stato molto molto positivo, ma nel secondo tempo c'è mancato qualcosa. I giocatori ne sono coscienti e questa è la base".
Che cosa pensi possa arrivare dal mercato?
"Quando ho detto quella cosa sui cambi non era una critica ma una realtà. Domani abbiamo 12-13 giocatori della prima squadra, 3 portieri, e tre ragazzini: Camarda, Zeroli e Bartesaghi. È un messaggio anche per i tifosi, l'anima del club: in questo momento siamo qua noi, devono appoggiarci, devono essere il dodicesimo uomo. Anzi, il primo. Senza di loro il club non esiste. Senza l'anima degli appassionati non esiste il club. Io farò di tutto, i giocatori faranno di tutti, ma c'è bisogno del loro supporto. Domani è importantissimo, siamo in emergenza e abbiamo bisogno di tutti: vinciamo tutti, pareggiamo tutti e perdiamo tutti. Non sono bello, non sono simpatico, va bene. Ma ora sono qua io. I giocatori sentono l'ambiente fuori. È importante mettersi tutti insieme. Dovevo dirlo, lo sento. Vedo troppe divisioni in un club storico. È il Milan che ci perde, non io o i giocatori. I tifosi del Milan cominciano ad un anno e sono tifosi per tutta la vita. Secondo me è molto importante".
Pulisic ci sarà?
"Sarà con noi, ma vediamo con l'allenamento di domani mattina. Io non voglio rischiare che stia fuori un mese o due. Vediamo se andrà in panchina, se no è meglio non rischiare. Starà comunque con la squadra".
Walker può portare fame al Milan?
"La partita di domani è la cosa più importante".
Si aspetta più da Abraham e Morata?
"Io come allenatore e come ex giocatore ho avuto sempre l'opinione che i difensori centrali e i portieri sono colpevoli per i gol, così come non sono d'accordo quando non si vince perché l'attaccante non segna: è un processo collettivo. Bisogna trovare un equilibrio, se loro fanno tutto quello che gli chiedo a me va bene perché poi segnano gli altri: l'importante è il risultato finale. Voi vedete i numeri giustamente, io da allenatore vedo anche altre cose".
Come sta Pavlovic?
"È a disposizione del gruppo, come nelle partite precedenti. Non ha colpe se non ha avuto minuti con me, lui si allena sempre bene. Ha spesso troppa voglia perché esce dalla sua posizione e non mi piace tanto. Sono contento di ciò che sta facendo giorno per giorno. Poi le scelte sono le mie".
Dov'è il problema?
"È un problema dell'allenatore, i giocatori fanno ciò che l'allenatore lo chiede".
Dove può arrivare il Milan?
"Facciamo il massimo possibile e poi si vedrà".
Termina qui la conferenza.