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Lupo: "Il Venezia ha un'identità chiara e ha uno stadio particolare, insidie per il Napoli"

Lupo: "Il Venezia ha un'identità chiara e ha uno stadio particolare, insidie per il Napoli"TUTTO mercato WEB
ieri alle 22:08Serie A
di Pierpaolo Matrone

Fabio Lupo, ex direttore sportivo del Venezia, si è proiettato al prossimo match tra i lagunari e il Napoli, in programma domenica alle 12:30, nel corso di un intervento a 1 Station Radio: "Partita che nasconde insidie per il Napoli perché il Venezia, nonostante la classifica deficitaria, ha sempre mostrato una chiara identità tattica e ha reso la vita difficile anche alle squadre più forti. Inoltre, lo stadio di Venezia è particolare: ci si arriva in battello, le tribune sono vicinissime al campo e l’atmosfera è molto intensa. L’orario della partita può incidere, ma sono convinto che il Napoli affronterà la gara con la giusta concentrazione. Dunque, possiamo dire che, pur essendo una sfida sulla carta sbilanciata, il Napoli non dovrà sottovalutarla. Il Venezia ha giocatori di qualità, come Oristanio e Nicolussi Caviglia, che possono sempre trovare la giocata giusta. Inoltre, il Napoli attira sempre molto pubblico, creando un'atmosfera particolare. I valori in campo sono nettamente a favore del Napoli, ma pensare di avere vita facile sarebbe un errore clamoroso. Tuttavia, sono certo che Conte non commetterà questa leggerezza, né la permetterà ai suoi giocatori." 

Cosa ha dato Conte al Napoli finora?
"Soprattutto solidità mentale. Ha isolato la squadra dalle oscillazioni che negli ultimi anni avevano condizionato il rendimento del Napoli, anche nella gestione dello scudetto e nelle stagioni precedenti, quando lo scudetto non è stato vinto. Inoltre, ha portato grande organizzazione e compattezza, sia a livello tecnico che ambientale. Ha saputo filtrare le influenze esterne con il suo carisma, e in questo ha avuto un ruolo importante anche Oriali, che è una figura chiave per questo tipo di dinamiche. Il club gli ha riconosciuto una leadership assoluta, cosa che non sempre è accaduta in passato. Ad esempio, Spalletti ha dovuto conquistarsela giorno dopo giorno, partita dopo partita. A Conte, invece, è stata data fin dal primo momento. Quando prendi un allenatore come lui, sai che ha una personalità forte e che devi dargli pieno controllo sulle scelte tecniche, sulla gestione del gruppo e sulla comunicazione. Il Napoli lo ha fatto, e questa è stata una scelta ben ponderata." 

C'è il rischio che, in caso di mancata vittoria dello scudetto, Conte possa usare il mercato come alibi? Fino alla chiusura della sessione invernale, il Napoli era primo in classifica…
"Dico sempre che allenatori e giocatori sono i più grandi produttori di alibi al mondo, quindi qualche giustificazione la si trova sempre. Più che di alibi, però, parlerei di motivazioni concrete. È vero che Conte sta facendo un grandissimo lavoro, e forse qualche rotazione in più nella rosa sarebbe stata utile, anche solo in termini quantitativi. Il Napoli non ha le coppe europee, quindi sulla carta non avrebbe bisogno di una rosa ampissima, ma un paio di alternative in più avrebbero potuto fare comodo. Detto questo, Conte sta dimostrando di poter competere con l’organico a disposizione, e se non dovesse arrivare primo, non credo che sarebbe corretto attribuire la responsabilità solo al mercato." 

Su chi punterebbe per la vittoria dello scudetto?
"Il bello del calcio è proprio la sua imprevedibilità. Il campionato italiano sta dimostrando ancora una volta di essere affascinante ed equilibrato, ed è questo che lo rende così appassionante. Impossibile fare una previsione.” 

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