Lazio, attenta a Berardi: il sogno estivo di Sarri non realizzato da Lotito
L’avrebbe tanto voluto con sé, nel proprio tridente, per raggiungere la seconda qualificazione in Champions consecutiva. Invece oggi Sarri (squalificato) se lo ritroverà contro e la sua Lazio dovrà stare molto attenta, perché Berardi sta vivendo un momento di forma molto positivo: 5 gol nelle ultime 6 partite. E poi si sa, contro le big è solito esaltarsi. È stata la storia di un amore cercato ma mai sbocciato, quello tra Berardi e la Lazio. O meglio, con Sarri, il suo principale sponsor a Formello. Era sicuro (era lampante a tutti) che per qualità tecniche e temperamento fosse l’innesto giusto per fare subito il salto di qualità in attacco. Non aveva tutti i torti, Sarri.
Lo sapeva anche Lotito, che però da presidente di un’azienda ha fatto una valutazione più ampia, racchiusa in queste parole: “Io vorrei prenderlo, ma il Sassuolo spara oltre 30 milioni per uno che ha quasi trent'anni e pretende un ingaggio alto”. Acquistare Berardi a 25-30 milioni, a livello manageriale e amministrativo, non sarebbe stato un investimento redditizio per il futuro. Nulla da dire. Ma il giocatore è un fuoriclasse e, se non avesse fatto fruttare i soldi spesi in futuro, avrebbe sicuramente fatto le fortune della Lazio e di Sarri nell’immediato.
Il tecnico aveva fatto espressamente il nome di Berardi, ma non è stato accontentato. E dopo la sconfitta contro il Milan a San Siro, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa. Non è però rimasto a mani vuote Sarri, che in attacco ha avuto un nuovo vice Immobile, Castellanos, e sull’esterno il giovane ex Midtjylland Isaksen: dopo un inizio difficile, si stanno cominciando a mettere in mostra. Per entrambi Lotito ha speso 25 milioni più 7 di bonus e una percentuale sulla futura rivendita del danese. Quasi come avrebbe speso per Berardi. Che per Sarri e tanti tifosi rimane un rimpianto, che può svanire quando Castellanos e Isaksen cresceranno e diventeranno determinanti.