Crisi Milan vista dal Portogallo: "Conceicao tipo difficile, specie se le cose vanno male"
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"Sergio Conceicao è un tipo molto, molto complicato...". Inizia così la chiacchierata col giornalista portoghese Pedro Cunha, da sempre vicinissimo alle vicende di casa Porto. All'indomani dell'ennesima sconfitta del Milan, è proprio il vicedirettore del portale Maisfutebol che TuttoMercatoWeb.com ha raggiunto in esclusiva per raccontare come la crisi rossonera viene vista, analizzata e giudicata dal Paese dell'allenatore arrivato a Milano per sostituire Fonseca lo scorso 30 dicembre.
Cunha, che idea vi siete fatti in Portogallo sul Milan di Conceicao?
"Sui dettagli della crisi del Milan ne sapete sicuramente di più voi, ma io posso dirvi che Conceicao è un allenatore che ha bisogno di avere il controllo totale, tutto ciò che succede nella squadra che allena deve assolutamente passare da lui. E al Milan, essendo anche passato così poco tempo, non può certo essere così".
È questa la principale differenza rispetto al suo Porto oggi?
"Sì, al Porto è stato sette anni e aveva tanti calciatori di fiducia nella sua rosa. Penso a Pepe, Diogo Costa, Otavio... Il suo lavoro al Milan è appena iniziato e ancora manca questa fiducia da parte e, a sua volta, nei confronti della squadra. Conceicao controllava ogni cosa del suo Porto, dal calcio professionistico al settore giovanile fino allo staff medico. Questo era il frutto del suo rapporto viscerale col presidente Pinto da Costa, defunto lo scorso 15 febbraio. Al Milan non è così".
Lei l'ha vissuto nella quotidianità di questi sette anni al Porto, ci racconta il Conceicao day by day?
"Sergio è un tipo molto, molto complicato... Non fraintendetemi: parliamo di un allenatore veramente competente, preparatissimo a livello tattico e capace di esaltarsi specialmente nei big match, ma nella quotidianità è uno che si arrabbia, grida, punisce. Non è facile lavorare con lui ogni giorno, specie quando i risultati non sono buoni e il clima si inasprisce. Ecco la verità".
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