Italiano: "È tornato un Kokorin diverso, un professionista serio". Poi spiega il diverbio col tifoso
Vincenzo Italiano, allenatore della Fiorentina, ha parlato in sala stampa al termine della sfida vinta per 2-0 contro il Rapid Vienna che ha permesso alla squadra viola di passare ai gironi di Conference League: "Penso che Rapid e Twente siano tosti allo stesso modo e in entrambi i sorteggi potevamo trovare qualcosa di meno difficile. Vuol dire che anche quest'anno dovevamo essere messi alla prova. L'atteggiamento deli austriaci è stato quello di una squadra che deve tutelare il vantaggio, sono contento perché volevamo questa qualificazione e sarebbe stato un peccato enorme non raggiungerla".
Ci racconta di quel diverbio da lei avuto col tifoso sugli spalti?
"Non so cosa rispondere, ho assistito a un secondo tempo a Vienna dove non abbiamo mai permesso di superare la metà campo e in quel momento ho visto grande sostegno ai loro giocatori. Noi oggi abbiamo iniziato con qualche tifoso che invece è totalmente l'opposto, non capisco il motivo. A me dà fastidio, già dobbiamo combattere contro i nostri avversaril... Se questo è l'atteggiamento per cercare di essere tutti uniti, non sono io a far cambiare questo per il mondo. Io sono pagato per andare in campo e per essere sempre soddsfatto".
L'ha visto il rigore di Nico?
"No, non li guardo mai".
C'erano mille difficoltà del caso, stasera...
"Certe partite contano tantissimo. Rischiare di perdere una competizione europea è un peccato, poiché è sempre un orgoglio parteciparci. Gli avversari sono sempre tosti perché la posta in palio è altissima. La dedico alla mia famiglia che mi sostiene e che sa quando sacrificio metto per cercare i risultati".
Ci conferma che Amrabat lascia la squadra?"
"Non sono io che devo rispondere".
Kokorin, entrato stasera, fa parte del progetto?
"È tornato un Kokorin diverso. Non si può non premiare chi dà l'anima e non so domani cosa accadrà con lui, ma quando vedo impegno do opportunità a tutti. Lui è un professionista serio".
Che tipo di obiettivi ha Vincenzo Italiano?
"Migliorare i numeri, cioè aumentare le vittorie e diminuire le sconfitte. Serve concentrarsi sulle prestazioni, sul calcio che permette di arrivare al trionfo e sono convinto che siamo sulla buona strada. Ci preme solo mettere nella forma giusta chi era lontano dalla condizione, ma sono sicuro che abbiamo aggiunto qualità".
È più contento dei 4 gol in 4 partite di Nico o per quello zero nella casella dei gol subiti?
"Il concetto è che i due accanto alla punta centrale sono attaccanti. Quindi se segna Nico, segna un attaccante. Lui è una nostra freccia negli ultimi metri e si sta confermando, lo vedo davvero coinvolto, si prende delle responsabilità, mi sta piacendo tantissimo. Adesso devono iniziare anche a fare gol gli altri. Noi dobbiamo accompagnare con tanti uomini ed essere ermetici, difendendo come ha fatto Ranieri: buttarsi a peso morto su tutto quello che può essere una situazione periocolosa. Oggi non subire gol è un fattore importante, la fiducia la devono prendere i difensori e il portiere. Serve nutrirci di queste situazioni qua"