Martial e quel tentativo della Juve, l'intermediario C. Perez: "Ma ha preferito il Siviglia"
"A gennaio la Juve ha trattato il mio acquisto, ma il Siviglia è sempre stato la prima scelta perché voglio giocare il più possibile". Ci ha pensato lo stesso Anthony Martial, nella giornata di ieri, a confermare il tentativo concreto fatto dai bianconeri prima dell'arrivo a Torino di Dusan Vlahovic. Il francese non si è infatti rimangiato la parola data a Monchi, proprio come ci ha raccontato in esclusiva per TuttoMercatoWeb.com l'intermediario della RFEF che si è occupato della trattativa insieme a Philippe Lamboley (agente dell'attaccante del Manchester United): Carlos Perez.
Perez, come si è sviluppata l'operazione Martial-Siviglia?
"Come ha detto Martial in persona, il ragazzo fin dall'inizio voleva trasferirsi al Siviglia. Era totalmente convinto di andare a giocare agli ordini di mister Lopetegui. Non dimentichiamoci che questo è l'anno del Mondiale, i calciatori top che non stanno trovando grande spazio nelle loro rispettive squadre lo hanno cercato altrove. E quella biancorossa, come dimostrano i risultati degli ultimi anni, è senza alcun dubbio una soluzione ideale. In ogni caso, questa domanda andrebbe fatta più propriamente all'agente di Anthony, Philippe Lamboley, che punta sempre al meglio per i suoi assistiti".
Non solo Martial al Siviglia, il recente mercato de LaLiga è stato molto movimentato: come giudica la sessione appena terminata?
"Si è cercato il rendimento immediato, ovvero si è scommesso nella maggior parte dei casi su calciatori conosciuti e trasferimenti a titolo temporaneo. Nonostante ciò, ci sono state anche società coraggiose che hanno investito su giovani promesse: penso sopratutto al Granada, che ha preso Petrovic, Uzuni o Arezo. Allo stesso tempo, tante altre squadre hanno sfruttato opportunità di mercato per acquistare nuovi calciatori a basso costo o addirittura gratis".
Qualche nome?
"Il caso Aubameyang-Barcellona è senza dubbio l'esempio migliore. Ma penso anche al Celta Vigo con Orbelin Pineda, al Siviglia con Tecatito Corona, all'Atletico Madrid con Mandava e Wass... Senza dimenticare i prestiti intelligenti dei vari Bryan Gil, Moriba, Rafinha, Adama Traoré, Muriqi, Borja Mayoral, Lo Celso. Questo mercato spagnolo ha dimostrato ancora una volta che, quando mancano i soldi, si sfrutta di più l'ingegno".
Dopo un inverno low cost, può arrivare però un'estate faraonica per le big spagnole.
"Non posso assicurarlo, ma direi che le probabilità di vedere campioni come Mbappé e Haaland sbarcare nel campionato spagnolo durante la prossima estate oggi sono piuttosto alte. Gli addii di Cristiano Ronaldo e poi di Messi hanno indebolito non poco Real Madrid e Barcellona, tutto fa pensare che il francese e il norvegese siano i prescelti per aiutare rispettivamente blancos e blaugrana a riaumentare il distacco da tutte le altre concorrenti nazionali e internazionali".
Chiosa inevitabile sul calcio giocato: come vede LaLiga 2021-22?
"Estremamente competitiva. Il Real Madrid sta correndo forte e resta sicuramente il grande favorito per vincere questo campionato. Dietro alla truppa di Ancelotti, però, c'è un Siviglia che con Monchi sul mercato ha lavorato molto bene e che proprio grazie a Martial e Corona ha adesso un attacco ancora più incisivo. La vera lotta ai piani alti sarà semmai quella per qualificarsi alla prossima Champions: Real Betis e Villarreal sono messe bene, ma il Barcellona si è rinforzato in modo importante e l'Atletico è sempre lì, anche se sta attraversando la sua maggior crisi da quando è iniziata l'era Simeone".