Angelozzi: "Soule felice a Frosinone. Spero scelga la Nazionale italiana"
Il direttore sportivo del Frosinone, Guido Angelozzi, ha parlato in esclusiva a TMW toccando vari argomenti. Dal futuro di Soule a quello di Turati, fino agli attaccanti che potrebbero diventare il presente e non solo della Nazionale italiana. Il dirigente, per prima cosa, ha parlato però della scelta fatta in estate di puntare su Eusebio Di Francesco in panchina, dopo alcuni anni difficili dell'allenatore: "Abbiamo puntato su di lui perché lo conoscevo ed è bravo. Ho scelto un allenatore bravo. Non penso che se ha un'annata che non va bene diventa deficiente. Sta dimostrando quello che sa fare. Sta rifacendo quello che aveva fatto anche quando eravamo insieme al Sassuolo".
Come lo ha ritrovato?
"L'ho trovato di nuovo carico come quando lo avevo lasciato. È tornato con altri collaboratori che prima non aveva e non dico che sia tutto uguale ma mi sembra di vedere giocare il Sassuolo quando eravamo insieme. Non sono molto stupito, per me sta facendo quello che sa fare. Ha la stessa voglia di insegnare e per me è anche più pignolo. Quello che non mi aspettavo è che riuscisse ad amalgamare una squadra tutta nuova. Di quello ero un po' preoccupato. Già dal ritiro, senza giocatori, ha iniziato a impostare una mentalità chiara nella testa di chi c'era".
Si parla tanto di Soule. Pensa che possa essere utile per la Nazionale di Spalletti?
"È un giocatore che ha grande qualità e di prospettiva. Ha la fortuna di avere due passaporti, quello italiano e quello argentino e io, egoisticamente, spero che possa scegliere la nostra Nazionale. Poi dipende da lui ma io lo spero".
Resterà a Frosinone fino a fine stagione?
"A oggi la Juventus non ci ha chiesto nulla. Speriamo che rimanga con noi ma non si può prevedere cosa succederà a gennaio. Adesso è un giocatore del Frosinone e il Frosinone se lo gode".
Farebbe comodo anche a Soule restare l'intera stagione a Frosinone?
"Penso di sì ma sono discorsi su cui bisogna andare oltre. La Juve è una società importante, ha dirigenti e un allenatore capaci. Quello che posso dire è che qui è felice. La viviamo serenamente e anche lui la sta vivendo serenamente".
Qual è il ruolo giusto per Soule?
"Può fare quello che sta facendo, l'ala destra nel 4-3-3 ma potrebbe giocare anche mezzala, visto che ha tanta qualità. Avendo avuto Berardi al Sassuolo mi ricorda lui, ma Domenico fa tanti gol, con Di Francesco ne faceva 15-16 a campionato. Quest'anno ne ha fatti 2 ma ha preso 5 pali, se troverà continuità con i gol diventerà un giocatore stratosferico".
Un altro giocatore che potrebbe diventare decisivo è Reinier. Il Real Madrid lo pagò 30 milioni, perché?
"Perché era come se fosse un 2005 di oggi, aveva fatto benissimo insieme a Kaio Jorge vincendo l'Olimpiade con il Brasile. Il giocatore è forte e fu pagato ma essendo troppo giovane non si è imposto subito. È stato in Germania e al Girone, ha qualità, è tecnico e può fare bene. Ha fatto la preparazione con alti e bassi ma poi ha giocato e ha fatto bene. Vedremo se manterrà le potenzialità che ha, ci farebbe molto comodo".
Turati può fare un percorso come Vicario o Carnesecchi?
"Sì, Turati per me è un predestinato. Lo vedo il futuro portiere della Nazionale, se la giocherà con loro due. È molto forte, del 2001, ed è un protagonista. Se lo godrà il Sassuolo e spero anche la Nazionale".
Ha avuto Scamacca al Sassuolo. Può essere il centravanti di cui la Nazionale ha bisogno?
"Gianluca ha tutte le caratteristiche del centravanti che tutte le squadre vorrebbero avere, ha bisogno di giocare, ha tutto. Fisicità, tecnica, veocità e gol, non gli manca niente. Se si convince e tutti gli daranno la fiducia può farcela. È forte, stiamo parlando di un campione".
Qual è il ruolo di Raspadori?
"Lo conosco dalle giovanili del Sassuolo. Il mio amico Palmieri mi disse di guardare questo bambino che era fortissimo. Io pensavo che fosse troppo piccolo ma aveva ragione lui. Può giocare in tutti i ruoli, ha un'intelligenza come pochi. È intelligente e può giocare in tutti i ruoli dell'attacco. Spalletti lo conosce bene e saprà come utilizzarlo".
Caos scommesse, cosa ne pensa?
"Il problema è che i giovani stanno troppo sui social e non parlo soltanto dei calciatori, mi riferisco a tutti i giovani della nuova generazione. Vivono solo sui social e non nella realtà. Magari qualcuno poi cade in qualche marachella dovuta alla leggerezza. Non bisogna colpevolizzarli, dobbiamo educarli. Ai miei figli cerco di far usare meno possibile i social, gli sto addosso. Parte tutto dai genitori, poi dobbiamo farli stare con le persone giuste".
Bologna, poi Cagliari ed Empoli: il Frosinone vuole blindare la salvezza?
"Puntiamo a giocarci sempre la partita, tutte le volte. A bologna vogliamo andare a giocarcela. Poi penseremo a una partita alla volta, mancano 30 partite, il campionato è lungo. È prematuro parlare oggi di classifica. Dobbiamo affrontare tutte le partite come se fossero finali, poi alla fine tireremo le somme".