Como, Fabregas: "Dopo il mercato ripartiamo da capo. E' una sfida anche per me"
Il tecnico del Como Cesc Fabregas ha parlato in conferenza stampa in vista della super sfida di domani sera contro la Juventus, gara valida per la 24^ giornata di Serie A: "Parto con il ringraziare innanzitutto chi è andato via, ragazzi che hanno dato tanto sia a me, sia alla società. L'ho già fatto privatamente, lo faccio anche pubblicamente, insieme abbiamo fatto la storia. Belotti, Audero, Mazzitelli, hanno dato tutto, per me è una sconfitta personale il fatto che vadano via a gennaio. Con Cerri, che è stato anche mio compagno, abbiamo fatto tante cose belle insieme e lo ringrazio per quello che ha dato".
I colpi del mercato di gennaio?
"Ci sono tanti nuovi, è una sfida anche per me. Tutti si devono riadattare, iniziare da capo. In estate all’ultimo giorno di mercato sono arrivati in sette, ora di nuovo. Ma si riparte, ogni sei mesi creiamo una squadra nuova. Per questo portiamo giocatori pronti per inserirsi sin da subito. Per esempio Valle e Caqueret, buttati subito nella mischia per esigenze legate agli infortuni. Dobbiamo essere più attenti che mai, chi è arrivato deve capire subito cosa fare".
La storia della Juventus peserà?
"La storia è storia e la Juventus è una società incredibile. Ma stiamo provando a dar battaglia indipendentemente dai nomi. Vogliamo rendere la vita difficile a tutti, provando a vincere. Alcune volte va bene, altre meno. Penso che non debbano mai mancare la voglia e la mentalità di far male a chiunque, con tutto il rispetto del mondo ovviamente".
Cosa pensa del Thiago Motta allenatore?
"Quando non vivi le situazioni dall'interno, è difficile commentare la sua situazione. Analizzando la Juve, vedo una squadra forte e un mister con grandi idee. Io vedo cose molto interessanti, ma è la mia opinione personale. Idee simili? Difficile da dire, io però cerco di prendere dettagli di quello che fa Thiago, perché da lui si può attingere".
Punto sugli infortunati, chi saranno gli indisponibili?
"Gabrielloni è ancora fuori, speriamo di averlo con il Napoli. Sergi Roberto torna a Roma, Kempf sta bene, speriamo di averlo con il Napoli così come Moreno. Vojvoda è infortunato, 2-3 settimane ci vogliono. Azon era un acquisto previsto per per l'estate, ma ha un infortunio al polpaccio lungo da gestire, circa sei settimane: abbiamo deciso di farlo arrivare prima, per curarlo e farlo abituare al nostro sistema di gioco. Van der Brempt ritorna, non per giocare tutta la partita, ma uno spezzone.
Un primo giudizio sui nuovi?
"Smolcic potrebbe esserci dall’inizio. Gli altri sono pronti, compreso Douvikas. Ikone è diverso da Fadera, è più un esterno puro, secondo me è molto forte, ha un talento importante. Quando non trova il potenziale e non riesce a esprimerlo credo di poterlo aiutare. Se ha capito il messaggio, se torna l’Ikonè che io conosco, sarà una grande scoperta".
Come cambia l'attacco con Douvikas?
"Conosciamo il giocatore, in area sa fare gol e ha tanta fame. Ha una percentuale alta di realizzazione. È alto e forte, deve migliorare con la palla al piede, ma ha un bel timing nell’attacco della profondità. Alternativa a Cutrone o insieme? Dipende dalla partita, quello che mi piace della squadra è che sento che siamo un gruppo forte, non parlo di famiglia ora, che va ricreata dopo il mercato. Ma vedo talento e qualità, chi entra e chi inizia sono sullo stesso livello, anche perché ora le partite si decidono in 90 minuti".
Come ha visto Dele Alli?
"Conosciamo la sua storia e lui sa che deve prendersi 4 mesi per potersi riadattare al calcio professionistico, con l’allenamento, giorno dopo giorno. Ora si allena a parte, tra una decina di giorni sarà aggregato al gruppo. Non posso dare una data, siamo qua per aiutarlo. Se sentiamo che è pronto, lo gestiremo. Magari saranno solo 20’, magari 8 partite. Lui deve credere di poter tornare il gran giocatore che era e quella forza ce l’ha. Ha un obiettivo in mente e ci crede. Ha fuoco e fame, vediamo se il suo corpo lo supporterà".
La gara potrebbe decidersi sugli esterni?
"Vero, Motta cambia spesso gli esterni e potrebbe essere un fattore. Ma dobbiamo pensare a noi, come vogliamo giocare con la palla e senza palla. Ci sono tante possibilità, Motta sa sempre sorprendere. È una partita che si prepara, ma poi i dettagli alla scoperta della formazione avversaria li vedremo sul momento".
Ha l'impressione che Fadera sia sottovalutato all'esterno?
"Lui con me ha sempre giocato, ed è questo che conta. Abbiamo trovato la sua posizione ideale, aiuta tanto in difesa. La ripartenza la fa molto bene, deve migliorare la parte finale, può segnare e fare più assist. Magari, con più opzioni, gli può far bene".
Cosa c'è dietro il mercato di gennaio?
"Abbiamo un database di giocatori, studiamo in base a chi abbiamo. Tutto pesa, cerchiamo con il mercato di andare a trovare giocatori che compensino".
Quali sono invece i suoi obiettivi?
"Io mi sento allenatore, poi aiuto in vari aspetti con un’opinione. Dove vedo la squadra in futuro non lo so. L’anno scorso si voleva creare uno stile di gioco che piacesse alla città e ai tifosi, da portare avanti. Non è arroganza, è una promessa su indicazione della società. E' una bella città che vuole bel calcio. Io avevo responsabilità di tutto questo. L’altra promessa era portare la squadra in A in due anni, ci siamo riusciti in pochi mesi. Altra esigenza, ringiovanire, ed è stato fatto. In estate il 90% della squadra sarà pronta per il futuro, ci saranno solo pochi movimenti. E da lì si riparte per creare un nuovo gruppo, per tanti anni, con mentalità e idee. Ribadisco, se andiamo in B c’è un progetto, ovviamente speriamo di no, perché crediamo nella salvezza e nei giocatori. Io ho un contratto di quattro anni, significa che il progetto è di quattro anni, non è un progetto a breve scadenza".