Che impatto per Kolo Muani alla Juve. Il vice di Deschamps: "Ha bisogno di sentire la fiducia"
Tre reti in due partite. L'impatto di Randal Kolo Muani tra le fila della Juventus è sotto gli occhi di tutti, con l'attaccante francese che si è subito lasciato alle spalle le difficoltà vissute al PSG. Per capire cosa sta funzionando nella fase iniziale dell'avventura torinese, Tuttosport si è affidato a Guy Stephan, vice allenatore di Didier Deschamps per la nazionale francese: "Ha bisogno di sentire la fiducia dell'allenatore, dei compagni e dell'ambiente attorno a lui. Ed evidentemente ha avvertito queste sensazioni perché la sua risposta in campo è stata eccellente. Thiago Motta, Khéphren Thuram e Timoty Weah, oltre agli altri naturalmente, lo hanno aiutato a inserirsi subito nel contesto juventino".
A Torino si parla già di prolungamento del prestito per un altro anno, inserendo una clausola per il riscatto obbligatorio nell'estate 2026. Guy Stephan risponde così: "Personalmente, e diciamo egoisticamente, io penso solo al rendimento di Randal in campo. Vederlo giocare bene, essere felice, segnare gol a ripetizione, sono tutte notizie molto positive per la Nazionale francese".
L'altro grade tema inerente a Kolo Muani è tattico: meglio punta centrale con due ali oppure attaccante da schierare in coppia con un altro centravanti come Vlahovic? Stephan dice la sua, nell'intervista a Tuttosport: "È duttile e può svolgere bene entrambi i ruoli. Per esempio, nell'ultima partita del Gruppo di Nations League in cui abbiamo sconfitto 3-1 l'Italia a Milano, Randal ha giocato 90' di punta a fianco di Marcus Thuram con Nkunku del Chelsea in appoggio. E mancava Mbappé...".