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Palmieri (ds Sassuolo): "Pronti a risalire in fretta. Berardi ha grande voglia"
tmwradio
Maracanà con Lucio Marinucci. Ospiti: Niccolò Ceccarini, Francesco Palmieri
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Ospite di TMW Radio, durante Maracanà, è stato il direttore sportivo del Sassuolo Francesco Palmieri.
Una nuova avventura col Sassuolo per lei:
"E' stato il coronamento di un percorso lunghissimo. Siamo una società piccola, dobbiamo confrontarci con realtà ben più grandi ma con idee e progettualità abbiamo raggiunto un traguardo importante con la Primavera, un titolo che rimarrà nella storia".
Si aspettava la promozione in prima squadra?
"A dir la verità erano diversi anni che ho avuto delle opportunità di fare un percorso con i grandi ma ho continuato a lavorare nel Sassuolo per una questione di affetto. Carnevali sapeva di questa mia ambizione, era giusto che provassi a 57 anni di provare a fare il ds nella prima squadra dopo 22 anni da dirigente".
Dopo 10 anni di Serie A la ripartenza dalla B. Quanto è stato difficile o meno ripartire da qui?
"Dopo tutti questi anni in cui abbiamo dato un segnale di società forte, è capitato di scivolare. Però con forza, determinazione e idee siamo ripartiti. L'obiettivo è una pronta risalita, con tutti i problemi del caso. E ce ne sono state di difficoltà. Con la voglia e con la passione siamo riusciti a fare le cose bene per ristrutturarci e dare un segnale forte. E vogliamo tornare presto in Serie A. Dopo una retrocessione non è mai facile affrontare nessun argomento, siamo ripartiti però con idee precise, abbiamo fatto un gran lavoro per ristrutturarci e abbiamo dato a Grosso una squadra per fare bene. Speriamo di continuare su questa strada che abbiamo intrapreso".
Come si cala il Sassuolo in un contesto come la Serie B molto competitiva?
"C'è qualche squadra che è in ritardo, ma la Serie B è difficilissima. Verso febbraio-marzo comincerà un nuovo campionato e si vedrà chi allungherà. Qui nessuno molla però, basta poco per trovarsi in una posizione differente. Siamo consapevoli, convinti e a conoscenza delle difficoltà".
Cosa ha pensato quando Berardi ha segnato il rigore dopo il suo rientro?
"Una grande soddisfazione per Domenico. E' un grande campione, è da anni qui e con grande volontà ha voluto recuperare da un brutto infortunio. E' stato già determinante quando è sceso in campo. Sono stato felice per lui, in questi mesi l'ho visto voglioso di voler dimostrare il campione che è".
Il suo futuro qual è?
"Io dico la verità, la cosa prioritaria è che Domenico si rimettesse in sesto. Ora speriamo di godercelo più a lungo possibile. Lui è legatissimo al club e alla proprietà, è mentalizzato su questo. E' un campione, è normale che sia attenzionato da tanti club ma noi abbiamo un obiettivo importante. Speriamo che dimostri ancora la sua voglia qui".
Laurientè e Thorstvedt: quanto le dà soddisfazione vedere certi elementi incidere ancora così tanto:
"Sappiamo del loro valore, si sono calati nella realtà benissimo, hanno la massima attenzione da parte nostra e sanno che sono in un club importante. Stanno dimostrando il loro valore anche in un campionato così difficile. Speriamo insieme a loro che rimanga questa voglia di fare per ottenere un risultato importante. Sappiamo che anche loro sono stati attenzionati in estate da altri club ma abbiamo avuto la forza di fare scelte importanti che ci stanno dando dei frutti".
Anche la scelta di Grosso va in questa direzione di risalita:
"L'uomo giusto al momento giusto. Si è calato benissimo nella realtà, sembra che sia qui da tempo. Abbiamo fatto un gruppo coeso, capace di fare le cose per bene. Fabio sta dimostrando con i fatti il suo valore".
Tanti i giovani che ora sono in prima squadra:
"Ci sono nove ragazzi che sono passati dal settore giovanile alla prima squadra, stiamo raccogliendo i frutti. Ci stanno dando una grande mano. Il futuro di qualsiasi squadra è di credere in questi ragazzi e di farli giocare e dargli l'opportunità anche di sbagliare. Stanno dimostrando sul campo il loro valore. Il Sassuolo ha sempre avuto il coraggio di credere i giovani, devono farlo tutti però".
Una nuova avventura col Sassuolo per lei:
"E' stato il coronamento di un percorso lunghissimo. Siamo una società piccola, dobbiamo confrontarci con realtà ben più grandi ma con idee e progettualità abbiamo raggiunto un traguardo importante con la Primavera, un titolo che rimarrà nella storia".
Si aspettava la promozione in prima squadra?
"A dir la verità erano diversi anni che ho avuto delle opportunità di fare un percorso con i grandi ma ho continuato a lavorare nel Sassuolo per una questione di affetto. Carnevali sapeva di questa mia ambizione, era giusto che provassi a 57 anni di provare a fare il ds nella prima squadra dopo 22 anni da dirigente".
Dopo 10 anni di Serie A la ripartenza dalla B. Quanto è stato difficile o meno ripartire da qui?
"Dopo tutti questi anni in cui abbiamo dato un segnale di società forte, è capitato di scivolare. Però con forza, determinazione e idee siamo ripartiti. L'obiettivo è una pronta risalita, con tutti i problemi del caso. E ce ne sono state di difficoltà. Con la voglia e con la passione siamo riusciti a fare le cose bene per ristrutturarci e dare un segnale forte. E vogliamo tornare presto in Serie A. Dopo una retrocessione non è mai facile affrontare nessun argomento, siamo ripartiti però con idee precise, abbiamo fatto un gran lavoro per ristrutturarci e abbiamo dato a Grosso una squadra per fare bene. Speriamo di continuare su questa strada che abbiamo intrapreso".
Come si cala il Sassuolo in un contesto come la Serie B molto competitiva?
"C'è qualche squadra che è in ritardo, ma la Serie B è difficilissima. Verso febbraio-marzo comincerà un nuovo campionato e si vedrà chi allungherà. Qui nessuno molla però, basta poco per trovarsi in una posizione differente. Siamo consapevoli, convinti e a conoscenza delle difficoltà".
Cosa ha pensato quando Berardi ha segnato il rigore dopo il suo rientro?
"Una grande soddisfazione per Domenico. E' un grande campione, è da anni qui e con grande volontà ha voluto recuperare da un brutto infortunio. E' stato già determinante quando è sceso in campo. Sono stato felice per lui, in questi mesi l'ho visto voglioso di voler dimostrare il campione che è".
Il suo futuro qual è?
"Io dico la verità, la cosa prioritaria è che Domenico si rimettesse in sesto. Ora speriamo di godercelo più a lungo possibile. Lui è legatissimo al club e alla proprietà, è mentalizzato su questo. E' un campione, è normale che sia attenzionato da tanti club ma noi abbiamo un obiettivo importante. Speriamo che dimostri ancora la sua voglia qui".
Laurientè e Thorstvedt: quanto le dà soddisfazione vedere certi elementi incidere ancora così tanto:
"Sappiamo del loro valore, si sono calati nella realtà benissimo, hanno la massima attenzione da parte nostra e sanno che sono in un club importante. Stanno dimostrando il loro valore anche in un campionato così difficile. Speriamo insieme a loro che rimanga questa voglia di fare per ottenere un risultato importante. Sappiamo che anche loro sono stati attenzionati in estate da altri club ma abbiamo avuto la forza di fare scelte importanti che ci stanno dando dei frutti".
Anche la scelta di Grosso va in questa direzione di risalita:
"L'uomo giusto al momento giusto. Si è calato benissimo nella realtà, sembra che sia qui da tempo. Abbiamo fatto un gruppo coeso, capace di fare le cose per bene. Fabio sta dimostrando con i fatti il suo valore".
Tanti i giovani che ora sono in prima squadra:
"Ci sono nove ragazzi che sono passati dal settore giovanile alla prima squadra, stiamo raccogliendo i frutti. Ci stanno dando una grande mano. Il futuro di qualsiasi squadra è di credere in questi ragazzi e di farli giocare e dargli l'opportunità anche di sbagliare. Stanno dimostrando sul campo il loro valore. Il Sassuolo ha sempre avuto il coraggio di credere i giovani, devono farlo tutti però".
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