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Perinetti sul caso Brunori: "Bisogna capire se si sente ancora da Palermo o vuole cambiare"
“Manca quella continuità di cui parlavo e deve assolutamente risolvere i suoi problemi interni. Mi riferisco all’affare Brunori che può essere destabilizzante. Per il resto, Dionisi ha le sue idee e le ha sempre concretizzate”. Il dirigente Giorgio Perinetti parla così dalle colonne dell’edizione palermitana de La Repubblica del momento complicato in casa rosanero e dei problemi incontrati, in campo e fuori, dal bomber e capitano Matteo Brunori: “Non è tanto il fatto che possa andare in panchina. Il problema sono le ragioni perché va in panchina. Una cosa è certa, il caso deve essere risolto a tutti i livelli, sia tecnici sia societari. - continua Perinetti dalle colonne del quotidiano - Bisogna capire se si sente ancora di essere giocatore a Palermo o se preferisce cambiare aria”.
L’ex dirigente rosanero si sofferma poi anche sul mancato apporto di quel Jeremy Le Douaron: “Quando si prendono giocatori dall’estero e si portano in una Serie B che è diversa da tutte le altre categorie dei campionati europeo si può correre il rischio che non si adatti. In questo momento, evidentemente Le Douaron non si è ancora adattato a questa nuova realtà e non è riuscito a entrare nella mentalità di un torneo difficile come la nostra B”.
Perinetti però non chiude del tutto le porte a una possibile risalita in zona promozione diretta nonostante i 10 punti di distacco attuali dalla terza in classifica: “Non assolutamente finito perché la B è imprevedibile. I distacchi, anche se già ampi come questi, possono essere cancellati, però è chiaro che il Palermo deve cambiare marcia. - conclude Perinetti - Quest’anno sono partite fortissimo tre squadre come Pisa, Sassuolo e Spezia che stanno facendo il vuoto e ha questo punto è chiaro che non si può più sbagliare”.
L’ex dirigente rosanero si sofferma poi anche sul mancato apporto di quel Jeremy Le Douaron: “Quando si prendono giocatori dall’estero e si portano in una Serie B che è diversa da tutte le altre categorie dei campionati europeo si può correre il rischio che non si adatti. In questo momento, evidentemente Le Douaron non si è ancora adattato a questa nuova realtà e non è riuscito a entrare nella mentalità di un torneo difficile come la nostra B”.
Perinetti però non chiude del tutto le porte a una possibile risalita in zona promozione diretta nonostante i 10 punti di distacco attuali dalla terza in classifica: “Non assolutamente finito perché la B è imprevedibile. I distacchi, anche se già ampi come questi, possono essere cancellati, però è chiaro che il Palermo deve cambiare marcia. - conclude Perinetti - Quest’anno sono partite fortissimo tre squadre come Pisa, Sassuolo e Spezia che stanno facendo il vuoto e ha questo punto è chiaro che non si può più sbagliare”.
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