
Maran-Brescia separati in casa, Cellino spinge per l'esonero: le ultime
Per la seconda volta negli ultimi tre campionati il Brescia è a rischio retrocessione in Serie C. Dopo averla scambiata nel 2023 grazie al ripescaggio, il club del presidente Massimo Cellino rischia grosso ancora una volta e anche la panchina dell'allenatore, Rolando Maran, è a forte rischio. Da un paio di settimane a questa parte infatti, Cellino vorrebbe esonerare Maran per la seconda volta in stagione, ma non è convinto di richiamare Pierpaolo Bisoli (ancora sotto contratto) e non vorrebbe fare un nuovo investimento, nonostante i rumors, per ingaggiare un terzo allenatore da mettere a libro paga.
Nelle ultime ore ci sono stati contatti con l’entourage di Roberto Venturato, che avrebbe dato la disponibilità per guidare le Rondinelle solo nelle ultime quattro partite, ma il problema è il contratto che blinda Rolando Maran ancora per un altro anno, con il tecnico che ha già garantiti anche per la prossima stagione 300 mila euro netti (alla società costano quasi il doppio con i contributi). Cellino, in trattativa per vendere il club, non vuole spendere altri soldi.
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Maran, che non vuole dimettersi, vive di fatto da separato in casa. Da quando è tornato alla guida del Brescia, ha ottenuto solo 10 punti in 11 partite. Media 0.9, di questo passo sarà retrocessione. La dirigenza delle Rondinelle, secondo TMW, ha scelto di affidarsi a Maran per questi ultimi quattro match di campionato, visto soprattutto l’altro anno di contratto che lega l’allenatore alla panchina del Brescia e dunque non ricorrerà nuovamente all'esonero.







