Carnevali: "Il Sassuolo ha lo stadio di proprietà grazie a Mapei. Qui c'è un'aria nuova"
Intervenuto a GR Parlamento a La Politica nel pallone, Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo ha parlato dei neroverdi campioni d'inverno, del big match in arrivo con il Pisa in programma domani e non solo. Ecco le sue parole trascritte per voi da SassuoloNews.net: "Si sta lavorando dall'inizio di questo campionato per cercare subito di risalire in Serie A, sapendo le difficoltà che ci possono essere in questo campionato, lungo e difficile, ma siamo partiti con il piede giusto e questo purtroppo non vale sempre per le retrocesse, basta vedere Frosinone e Salernitana che stanno facendo un po' più fatica. Noi dobbiamo continuare sapendo le difficoltà di questo campionato e pensare alla partita di giovedì prossimo contro il Pisa, che sarà una partita complicata, ma siamo sulla strada giusta".
Pisa-Sassuolo?
"Ci aspetta una partita contro una squadra forte. Noi al momento su Pisa e Spezia, le seconde, abbiamo 6 punti di vantaggio e speriamo di continuare. Pensiamo di partita in partita sapendo che la prossima sarà particolare, difficile, su un terreno che è insidioso per tutte e dunque anche per noi".
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"Abbiamo fatto 11 anni consecutivi di Serie A e credo sia qualcosa di straordinario, speciale. Una società che è cresciuta tanto grazie alla nostra proprietà, la famiglia Squinzi, una proprietà italiana, forte, che ci ha dato la possibilità di lavorare in un certo modo con l'acquisizione dello stadio, un centro sportivo all'avanguardia, un settore giovanile che è campione d'Italia con la Primavera, abbiamo vinto la Supercoppa e anche quest'anno siamo nelle primissime posizione in classifica, un settore giovanile che ci porta risultati perché poi tanti ragazzi approdano in prima squadra. Il responsabile del settore giovanile Palmieri ora è il direttore sportivo, per cui c'è un'aria nuova per provare a riportare il Sassuolo in Serie A con questa voglia, questi obiettivi a lungo termine, cercando di fare sempre meglio".
In vista di Euro 2032, la questione stadi verrà affrontata in maniera concreta a breve?
"Credo che non sia facile perché certi lavori bisogna iniziarli, bisogna programmarli in tempi brevi, anche perché in questi stadi si giocano le partite di campionato per cui la programmazione è alla base di tutto. Io lo spero perché oggi in Italia siamo molto indietro per cui in Italia si parla, si parla, ma gli stadi non si riesce mai a farli. Noi abbiamo lo stadio di proprietà, la nostra proprietà ha investito del denaro importante per sistemarlo e abbiamo ospitato eventi importanti. Io lo spero per il calcio e penso che la politica sia determinante in questo caso ma credo che ci sia la volontà da parte di tutti di sedersi a breve e partire perché altrimenti si continua solo a fare chiacchiere e con le chiacchiere non si va da nessuna parte".