Dionisi: "Il Sassuolo è la squadra più forte della Serie B, ora non c'è confronto col Palermo"
Ritorno al Mapei Stadium per la prima volta da avversario per Alessio Dionisi. L'allenatore del Palermo, in aperta crisi con i rosanero, cerca una vittoria per rilanciare le ambizioni della sua squadra e per dare maggiore stabilità alla sua panchina. A due giorni dalla gara con il Sassuolo, il tecnico ha parlato in conferenza stampa, presentando così il match: "Per me è doveroso metterci la faccia. Non vedo altre strade che lavorare duro e noi lo facciamo. Speravamo di non essere in questa situazione, ma siamo noi i responsabili. Devo anche dire che le prestazioni non rispecchiano sempre i risultati; le prestazioni sono state non ottime ma buone. Conosco bene il Sassuolo e molti giocatori li ho allenati. In questo momento non possiamo fare il confronto col Sassuolo, parlano i numeri: noi abbiamo perso 6 partite. Mi aggrappo alla reazione dei ragazzi che hanno avuto dopo il gol dell’1-0 del Catanzaro e siamo riusciti a reagire. Poi non è bastato e quindi evidentemente non basta questo".
Dionisi ha proseguito parlando così del Sassuolo: "Il Sassuolo è la squadra più forte del campionato nei valori e nei numeri, ma dentro una partita può succedere di tutto - riporta ilovepalermocalcio - Le nostre occasioni le avremo; dovremo essere prestanti ed essere lucidi mentalmente. Diakite ha iniziato ad allenarsi. Brunori ieri si è allenato con la squadra. Pierozzi non rientrerà in questa partita. Sabato giochiamo una partita bella contro ottimi giocatori e deve essere stimolante giocare questa partita. L’idea era portare più peso davanti e fare più cross; abbiamo crossato tanto ma non siamo stati efficaci".
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Sul momento del Palermo ha aggiunto: "I risultati sono negativi, quindi è normale che si inizi a credere meno, ma io ci credo sempre allo stesso modo. Col Catanzaro, nel momento migliore nostro, abbiamo preso gol e questo non può andare bene. La settimana è iniziata in ritiro ed è continuata in ritiro. La squadra è consapevole della situazione; è stata una settimana di una squadra che ha perso in casa e ha subito il malcontento dei suoi tifosi e che sta provando a lavorare duro per invertire la rotta".
Sulle scelte e sulla contestazione invece ha detto: "A centrocampo faccio valutazioni diverse in base alle partite; faccio molte rotazioni in base alla partita, non è togliere a qualcuno ma sono scelte pro squadra. La contestazione mi dispiace, sono un essere umano ma capisco che il mio lavoro è anche questo. Ho allenato in Serie A ed è diverso in termini di risonanza, quindi le spalle me le sono fatte, però sicuramente Palermo è la piazza più grande per bacino di utenza in cui ho allenato. Posso solo continuare a lavorare, sicuramente mi sposta ma devi saperci stare dentro. Sbaglierò ma mi sento comunque all’altezza. Mi dispiace più per i ragazzi che per me. In allenamento rispondono bene, ma la partita è diversa. Poi è facile sempre dire che uno sbaglia e poteva giocare l’altro. Io vado avanti, ho le spalle larghe e spero ce le abbiano anche i ragazzi. Sono pagati bene per fare risultati ma sono sempre dei ragazzi che si impegnano, siamo tutti responsabili e dobbiamo andare oltre le difficoltà".
Ancora Dionisi: "Per certi aspetti, la squadra è cresciuta a livello tattico e offensivo, ma poi servono anche i risultati. A livello metodologico sarei soddisfatto, ma i risultati fanno sì che io non sia soddisfatto alla fine. Rispondiamo per la classifica e non è positiva. A prescindere dai risultati, non mi è andata giù la partita di Carrara, poi ho sempre visto spirito da parte dei ragazzi. Non mi sentirei tradito dai ragazzi; è passione e lavoro, e delle risposte le sto vedendo. Dobbiamo stare dentro le difficoltà, sperando che la gara non inizi in salita. Abbiamo la stessa veduta con dirigenza e società, ovviamente il ritiro è stata una decisione societaria giusta e c’è condivisione. Non voglio parlare di futuro, voglio solo pensare al presente e ai risultati e devo essere concentrato solo su questo. Alla società, come è giusto che sia, la prestazione interessa fino a un certo punto; contano i risultati. Io devo fare valutazioni diverse e valutare anche la prestazione perché solo quella porta ai risultati".