Berardi Juve, il retroscena: la lite col Sassuolo e l'accordo con Mimmo, cosa è successo
Nell'estate del 2023, il nome di Domenico Berardi ha tenuto banco nelle cronache calcistiche italiane, con il classe '94 del Sassuolo al centro di una lunga trattativa con la Juventus. I tifosi hanno assistito a un tira e molla che, per fortuna dei neroverdi, non è giunto a un lieto fine. Nonostante le intense negoziazioni, i due club non sono riusciti a trovare un accordo, lasciando Berardi nella sua amata Sassuolo.
“L’anno scorso volevo andare alla Juve, ma i club non si sono accordati", ha rivelato Berardi in una recente intervista alla Gazzetta dello Sport. Un'espressione di delusione e rammarico, che si è tradotta in un litigio con la società, sottolineando che per lui quel momento era cruciale per la propria carriera. Tuttavia, il calciatore ha dimostrato grande professionalità, affermando: "Ma poi ho voltato pagina e ho ripreso a dare tutto per il Sassuolo." Un segnale di maturità e impegno che è diventato la sua risposta alla delusione.
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Ma cosa successe con la Juventus? Il giocatore voleva andare in bianconero e aveva di fatto un accordo con la Juve ma, come sempre, i matrimoni si fanno in tre e non c'è mai stato un accordo con il Sassuolo che chiedeva 30 milioni di euro. La Juve non si è mai avvicinata a quella richiesta e di fatto non ha mai messo sul banco una vera e propria offerta per acquistare il calciatore perché la valutazione dei bianconeri non era in linea con quella fatta dal Sassuolo. Il giocatore, dopo il naufragio della trattativa, ha provato a forzare la mano arrivando dunque allo scontro con il Sassuolo. Poi, una volta chiuso il mercato, è arrivata la pace con il giocatore che ha reagito come dovrebbe sempre fare un professionista.
Ma quella con la Juventus non è stata l'unica occasione in cui Berardi è stato vicino a un addio. Tre anni fa, l'Atalanta lo cercò con insistenza, ma il calciatore scelse di rimanere nel suo club. "Dissei di no perché non ritenevo di essere adatto soprattutto dal punto di vista fisico a quel tipo di gioco," ha spiegato. Un’opzione scartata a causa di una mancanza di fiducia in se stesso - come ha dichiarato lui stesso - e nella paura di affrontare un futuro segnato dal turnover e dalla panchina. Tante le strade alternative che Mimmo non ha percorso legandosi comunque, per un motivo o per un altro, al Sassuolo.