Grosso: "Mi piace il Sassuolo. Se vedo teste distratte presto non lo saranno più"
Fabio Grosso, nuovo allenatore del Sassuolo, ha parlato del suo approdo in neroverde alla Gazzetta dello Sport: "Mi piace ripartire da una situazione come questa. Mi piace il Sassuolo, c’è un progetto ambizioso. La società ha fatto grandi cose e vuole farne ancora". Messaggio importante anche ai tifosi sulle ambizioni della società che non ha alcuna intenzione di smettere di sognare e di investire.
In questi mesi di inattività cosa ha pensato?
"Ho avuto tentazioni ma non ci sono caduto, ho accettato solo il Sassuolo perché me la sentivo".
Ha studiato un po’ di psicologia? Una squadra appena retrocessa ne ha bisogno…
"Più che altro ho studiato l’inglese: nelle squadre ci sono tanti stranieri e bisogna creare in ogni modo una relazione. Una retrocessione è una botta e può far male, ne siamo consapevoli e stiamo lavorando per questo".
Come gestisce i giocatori che vogliono andare via?
"Provo a parlarci, a capire. Non voglio dare contentini, voglio migliorarli, alzare il loro potenziale. Se vedo teste distratte, a breve non lo saranno più perché le cose saranno risolte in fretta. Ci aspetta una stagione stimolante, spero che lo capiscano".
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E Berardi?
"Aspettiamo che recuperi al meglio. Abbiamo fatto una bella chiacchierata, è intelligente e ambizioso, sta solo pensando a guarire e sono certo che ne uscirà alla grande. Se a ottobre me lo ritroverò in squadra sarò solo contento: lui è fuori categoria".
Ha trovato 4 giocatori che aveva già allenato.
"Mi conoscono, sanno cosa voglio. SuTurati, Boloca e Mulattieri potrò contare, su Moro dipende dal mercato".
Tanti confermati, tanti di ritorno dai prestiti e qualche ragazzo della Primavera campione d’Italia. E i nuovi?
"Stiamo compattando il gruppo. Ho trovato uomini che mi piacciono, il calciatore viene dopo: una bella scoperta".
È in arrivo Caligara, forse Tutino…
"La squadra c’è, qualcuno andrà via e la società qualcosa ha in mente di fare: l’importante è che venga deciso in fretta. Di mercato parla il direttore Palmieri".
Chi è più forte di voi?
"Siamo sempre bravi a fare i nomi degli altri. In realtà la categoria è tremenda, la A se la giocheranno in tanti. Statisticamente è sempre complicato per chi è retrocesso, dobbiamo sovvertire il pronostico".
Ritrova Inzaghi e Pirlo, due campioni del 2006.
"Con Pippo abbiamo già fatto battaglie anche focose. Sono curioso di sfidare Andrea, non è mai capitato".
Ha letto cosa ha detto Luca D’Angelo sulla lobby di allenatori pescaresi in B? Chi perde, deve offrire la colazione…
"Accetto, anche qualcosa in più della colazione. E spero di non dover pagare io".