Nicola Binda: "Grosso a Sassuolo riparte dal via e avrà un compito preciso"
Cambia metà delle panchine in Serie B, sono tornati allenatori che hanno già vinto come Dionisi, Grosso, Inzaghi e Longo. Il giornalista Nicola Binda ne ha parlato sulle pagine della Gazzetta dello Sport: "Non c'è mai una Serie B uguale all'altra. Su 20 squadre ogni stagione ne cambiano 7e gli equilibri variano. Anche gli allenatori sono una giostra continua: tra un mese le squadre si presenteranno al via con la metà delle panchine rinnovate. Ci sono troppe incognite peri club, a cominciare dall'attenzione per la cessione dei diritti tv che, insieme alla mutualità della A, diminuita, al momento hanno tolto mediamente 3 milioni a club. Il mercato è rallentato anche per questo (per non parlare di quei tre club che hanno bloccato e stanno facendo acrobazie per i rinforzi) ma intanto le squadre sono quasi tutte in ritiro e gli allenatori iniziano a modellare trasmettendo le loro idee e cercando un'identità".
I tecnici sono a lavoro ma quelli confermati, stando alle parole di Binda, hanno un vantaggio importante: "Quelli confermati cercano in primis di dare continuità al loro lavoro, perché questo è un patrimonio non da poco: è il caso di Stroppa a Cremona, di Maran a Brescia e di Pirlo a Genova, soprattutto, ma anche del veterano Gorini (è al quarto anno nel Cittadella) oltre a Bisoli e Valente. Tre neopromosse su quattro hanno scelto di andare sul sicuro, a differenza del Cesena, che con Mignani (magari quello di Bari, più che quello di Palermo...) si candida a squadra rivelazione. Le novità degne d'interesse non mancano. A cominciare da due campioni del mondo, che qui hanno già vinto Inzaghi torna in B (alla guida del Pisa) da cinquantenne e da marito, ma con lo stesso entusiasmo di quando voleva solo fare gol mentre Grosso riparte dal via (a Sassuolo) dopo aver cercato fortuna all'estero. A differenza delle neopromosse, le tre retrocesse hanno (logicamente) cambiato guida ei nuovi mister devono prima di tutto per smaltire la delusione per il flop e poi motivare quei giocatori che resteranno malvolentieri".
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Ancora sul neo tecnico neroverde: "È il compito di Grosso ma anche del richiestissimo Vivarini che alla fine ha scelto il Frosinone, mentre a Salerno è durato solo 12 giorni il matrimonio con Sottil (nato in realtà con poca convinzione reciproca) virando cosi sul debuttante (ma di 53 anni...) Martusciello. A proposito di esordienti: oltre a lui ci sarà il solo Pagliuca della Juve Stabia. Gli altri in B - chi più, chi meno - ci sono già stati. La voglia di riscatto sarà uno stimolo in più per Caserta (a Catanzaro) e Alvini (a Cosenza), reduci da una stagione grigia. Cosi come Viali è pronto al salto di qualità a Reggio Emilia, al posto di quel Nesta che quest'estate è stato l'unico allenatore salito in A non sul campo. Oltre a Grosso e Inzaghi, in passato in A sono arrivati vincendo altri tecnici sui quali hanno puntato due grandi piazze. Dionisi è stata la scelta del City Group per dare corpo alle ambizioni del Palermo la sua prima vittoria sarà la conquista della piazza, stessa sfida (ma ben più complicata) che attende Longo a Bari, dove nel mirino del tifo c'è la proprietà e solo i risultati potranno alleggerire il clima Facile? Per nessuno, proprio nessuno".