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Salernitana, conta Oggi non  domani: Tar e calendario non distraggonoTUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
ieri alle 23:35News
di Raffaella Sergio
per Tuttosalernitana.com

Salernitana, conta Oggi non  domani: Tar e calendario non distraggono

Per la Salernitana conta Oggi e basta. In queste giornate ricche di contenuti e di imprevedibilità, dettata dai riflessi che la straordinarietà di un evento di portata internazionale ha avuto sul campionato di serie B, i granata sono carichi e concentrati sul campo e sull'obiettivo conquista dei tre punti nel match casalingo contro il Cosenza. Giusto aver rimarcato la circostanza dell'essere danneggiati dalla doppia trasferta finale e giusto aver battagliato al Tar per fare valere le ragioni del club di patron Iervolino ed evitare la restituzione ai silani dei quattro punti  di penalizzazione, ma, come già detto, la partita più importante è sempre la prossima. Marino avrebbe alzato l'intensità degli allenamenti e richiamato la sua squadra alla concentrazione e alla cattiveria agonistica, cercando di scongiurare distrazioni per vicenda extracalcistiche e di minimizzare i condizionamenti alla preparaziome dovuti al rinvio della sfida di Cittadella.

Dipende soprattutto dalla Bersagliera puntate a totalizzare sette punti nelle prossime tre gare, di cui due interne contro avversari diretti e alla portata, per toccare la fatidica quota quaranta in classifica e avere meno assilli e, magari, persino due risultati su tre nelle ultime due trasferte di Genova prima e Cittadella poi. Per riuscirci mister Marino punterebbe su una squadra affamata e in grado di riproporre con i calabresi lo stesso approccio aggressivo messo sul terreno di gioco per la sfida al Sudtirol di Castori. Altro fattore importante su cui la guida tecnica dei campani si sta concentrando è il ritrovare gli attaccanti, i loro guizzi decisivi e le loro reti pesanti perché, aldilà del giusto concetto che basta la palla finisca in rete a prescindere dal marcatore, sbloccare Cerri e Verde significherebbe fare impennare le chance di salvezza della Salernitana.

Il calendario impone da qui a fine torneo ritmi forsennati e, per questo fattore, sarebbe opportuno, però, tentare di recuperare l'apporto di calciatori scivolati in seconda fila a livello di utilizzo, in particolare elementi come Simy, Tello, Caligara e Wlodarczyk potrebbero riscattare una stagione negativa dimostrandosi in grado di fare rifiatare gli attuali titolari e incidere sui risultati finali delle partite. Il gruppo in casa granata appare ritrovato attorno a Marino e, soprattutto, responsabilizzato in merito alla necessità di non fallire la missione permanenza in cadetteria e al dover aprire una striscia di risultati positivi. La Bersagliera con il Cosenza dovrebbe ritrovare dal primo minuto Verde, protagonista atteso del finale di campionato, il quale avrebbe chance di essere impiegato più vicino alla porta rivale ma sempre con il compito tattico di svariare, aprire spazi e svuotare al momento giusto il fronte offensivo, per favorire cosi gli inserimenti di mezzali a trazione anteriore come Soriano e Tongya.

L' ex Bologna e l' ex Juventus under 23 potrebbero, in caso di 3-5-2, anche trovare contemporaneamente spazio in una linea mediana più offensiva, la quale, tuttavia, richiedendo sacrifici ulteriori in copertura ad Amatucci, potrebbe essere anche una soluzione da gara in corso. Il forfait di Zuccon impedirà al trainer granata di ripresentare il centrocampo varato con i Tirolesi, che avrebbe soddisfatto il tecnico del cavalluccio per l'equilibrio dimostrato nelle due fasi e per il suo prestarsi ad alzare o ridurre poi, con i cambi, la propensione ad attaccare o a difendere. In caso invece di opzione per il 3-4-2-1 allora la mediana centrale della Salernitana verrebbe affidata al duo Amatucci-Soriano, con Caligara e Tongya loro prime alternative. Quest'ultimo, però, potrebbe sostituire in mediana un Soriano avanzato sulla trequarti oppure giocare anche nei due trequartisti insieme a Verde, con in questo ruolo la concorrenza anche di Reine-Adelaide e finanche di Tello.

Nel gioco dell' ex allenatore dell'Udinese dei tempi d'oro un ruolo cruciale vanno a rivestire gli esterni, che devono essere elementi in grado di giocare a tutto campo, anzi a tutta fascia, sapendo, al bisogno, sia mettere in difficoltà gli avversari che rintuzzare le loro sortite in attacco. Baricentro alto, riaggressione e esterni che puntano e tagliano potrebbero davvero essere le armi vincenti della Salernitana contro un Cosenza all'ultima spiaggia, che non dovrebbe ricorrere alle barricate, essendo obbligato a fare bottino pieno a Salerno, e che non ha nella retroguardia il suo reparto migliore. Tensione ma morale relativamente alto starebbero caratterizzando la vigilia della Bersagliera, già calata per una volata che non consente di tirare il fiato e mollare di un solo centimetro. La classifica è corta e, al momento, varrebbe ancora la retrocessione diretta per il club di Iervolino, ma i segnali  di svolta ci sono stati e vanno ribaditi, puntando a valorizzare quella grinta e quel cinismo che il calcio di Marino ha saputo sempre, o quasi, coniugare con il bel gioco e che, spesso e volentieri, in cadetteria fa trionfare più di tecnica e tattica.

Il Cosenza potrebbe, invece, presentarsi con una formazione a trazione anteriore per fare leva su una disperazione che, paradossalmente, alleggerisce la mente da responsabilità e fa avvertire quella a volte decisiva sensazione di non avere qualcosa da perdere. La Salernitana, in ogni caso, non deve farsi condizionare dall'esito del ricorso cosentino al Tar, né dalle polemiche con Federazione e Lega, per vincere sul campo attraverso il  riconfermare una finalmente costruita solidità difensiva, grazie agli svettanti Ferrari e Lochoshvili, e la lucida regia del totalmente ritrovato Amatucci. E poi, dulcis in fundo, c'è il fattore Arechi che, dopo i bolzanini, punterà ad irretire pure i calabresi e il Mantova, grazie alla forza di un pubblico che fa la differenza e che sa trascinare.