Tongya, dalla titolarità in un ruolo inedito alla possibile panchina. Bronn ha recuperato

Maxi-ballottaggio. La Salernitana potrebbe cambiare uomini con il Frosinone. Le prove di Caligara e di Tongya allo Stadio dei Marmi non hanno convinto: poco continuo il primo, insufficiente il secondo. Ai lati di Amatucci, che resta inamovibile nonostante lo smalto non dei giorni migliori e la fastidiosa tagliola della diffida che pende sulla sua testa, salgono le quotazioni di Zuccon e Soriano.

Il mediano di proprietà dell’Atalanta, arrivato sul gong del mercato, ha confermato anche a Carrara le buone sensazioni arrivate con il Brescia. Della batteria di centrocampisti a disposizione è quello che garantisce freschezza atletica, intensità, duttilità. Soprattutto ha mente libera e non sente la “cappa di negatività” che respira la squadra. Soriano invece ha personalità e soprattutto lampi di grandi tecnica.

Sabato scorso firmò l’illusorio 3-2 alla prima occasione utile e si dimostrò jolly prezioso per il coraggioso ma infruttuoso forcing finale. I suoi inserimenti senza palle alle spalle di Cerri potrebbero essere una soluzione, con un camaleontico 3-4-2-1 in fase di possesso che ingolosisce.

Restano sempre vivi i ballottaggi sulle corsie, con Stojanovic che deve guardarsi le spalle da Ghiglione mentre Njoh duella con Corazza. In difesa invece, a protezione di Christensen, si va verso la riconferma del terzetto composto da Bronn, Ferrari e Lochoshvili. Questa mattina penultima seduta pre-Frosinone e poi squadra in ritiro con 24 ore di anticipo rispetto al programma originale.