Un punto, porta inviolata, zona salvezza più vicina. Ora lavorare sulla fase offensiva

Un punto per dare continuità, il secondo match di fila senza gol al passivo e poco altro. La Salernitana torna da Brescia con uno 0-0, senza particolari emozioni, in attesa dei risultati delle altre tra oggi e domani. C’è da comunque da lavorare e migliorare per raggiungere l’obiettivo salvezza. Si poteva fare di più ma la compattezza della squadra è certamente un dato positivo.

La fase offensiva è stata praticamente nulla in un match che non è certo di quelli che passeranno alla storia per la bellezza o per le emozioni. Grande intensità nei duelli a centrocampo ma ben poca qualità in fase offensiva nella costruzione o nella conclusione. La squadra di Roberto Breda, schierata con l’ormai consueto 3-5-2, ha cercato con lentezza di allargare la manovra al fine di liberare gli esterni per un cross per il duo Cerri-Raimondo.

Quando il progetto tattico è andato in porto, è stato vanificato da cross lenti e di facile preda per la difesa bresciana. Una punizione di Caligara e un colpo di testa di Lochoshvili terminati abbondantemente fuori sono stati nel primo tempo gli unici episodi offensivi creati da una Salernitana che non è riuscita ad accelerare con un Tongya che non è mai riuscito davvero ad accendersi

Rifornimenti per le punte non ne sono arrivati, troppi palloni persi per provare a mettere in difficoltà i padroni di casa. Non che il Brescia si sia particolarmente acceso o abbia brillato. I padroni di casa, però, con un minimo di forcing hanno fatto ballare la difesa granata, in un paio di occasioni. Nulla di particolarmente con Christensen impegnato solo nel recupero da una conclusione di Dickmann.

Poi qualche mischia su cui la difesa granata non ha dato certo l’idea di essere troppo sicura riuscendo in qualche modo a cavarsela. Soriano per Amatucci è stato il primo cambio di Breda dopo poco meno di un quarto d’ora di un secondo tempo giocato sulla medesima falsariga del primo tempo. Con Caligara che si è spostato nel ruolo di play, la Salernitana ha provato ad aumentare il proprio raggio d’azione ma senza la necessaria rapidità o con le idee particolarmente chiare nelle soluzioni offensive.

Emozioni ed occasioni se ne contano davvero poche, pochissime. La prima vera occasione ma per i padroni di casa è arrivata al 65’ quando su cross di Dickmann, Olzer ha colpito un palo clamoroso. La risposta granata si è racchiusa tutta in un tiro di Verde, debole, e in un tentativo di Cerri, servito in verticale da Zuccon, che però si è allungato leggermente il pallone, dovendo poi accontentarsi di un corner.

Come alla fine si sono accontentate le due formazioni di un punto che non va certo a cambiare la classifica del Brescia né della Salernitana che dà continuità alla vittoria contro la Cremonese in attesa di un’accelerata che appare necessaria.