Vitale: "Mai detto che andai via perchè in A non si poteva andare. In B Salerno non ha eguali"
Nel corso degli anni passati, diversi soloni sul web o della disinformazione attribuirono alle sue parole un significato del tutto differente rispetto a quanto effettivamente stesse affermando. Del resto stiamo parlando di personaggi che davvero erano convinti che la Salernitana targata Lotito-Mezzaroma-Fabiani non potesse andare in serie A per un regolamento che si è dimostrato un falso problema, oltre che un'ingiustizia sotto tanti aspetti.
Intervistato in esclusiva dalla redazione di TuttoSalernitana, l'ex difensore Luigi Vitale torna sull'argomento per fare chiarezza in modo definitivo: "Ricordo perfettamente quel periodo e dico che mi dispiace aver lasciato Salerno con un clima non positivo nei miei confronti. Era arrivata la chiamata di una piazza importante come Verona, con un progetto che puntava al salto di categoria e quindi ritenni giusto accettare e firmare il contratto.
Ma certamente ciò non significava andar via da Salerno perchè non si potesse vincere a causa di un regolamento. Mai detto nè pensato una cosa del genere, anche perchè la dirigenza era rappresentata da un uomo tosto e di grossa esperienza come Fabiani. Semplicemente il Verona aveva creduto di più nel sottoscritto e aveva una rosa di grande livello, tale da ambire a quel grande salto che poi si materializzò attraverso i playoff. E poi, a differenza di altri tecnici che mi hanno allenato, c'era un mister come Grosso che esaltava le caratteristiche dei difensori tecnici".
Sempre sul passato: "Sono stato bene a Salerno, ricordo con piacere la partita in casa col Verona dinanzi a 25mila spettatori ma soprattutto quella rete contro il Foggia al 94' segnata dopo due settimane di ritiro e a ridosso delle festività natalizie. Io ho sempre dato il massimo per la maglia granata, ancora adesso mi ritengo un tifoso della Salernitana e amo tutte le squadre campane. E allora forza granata, forza Napoli, forza Juve Stabia".
Sull'attualità: "Contro lo Spezia sarà una partita bella, chi la osserverà da spettatore neutrale sono convinto che si divertirà. Punto molto sul fattore pubblico, il dodicesimo uomo fa la differenza e ti dà quel qualcosa in più che serve per vincere le partite e per fare gol. A me la Salernitana come squadra piace molto, ha una difesa guidata da gente esperta come Ferrari, un amico come Sepe in porta e diversi elementi di qualità che si vedono raramente a questi livelli. Per pubblico e blasone credo che Salerno non abbia eguali in questa categoria, ci sono i presupposti per puntare in alto".