
I (pochi) dubbi di Ranieri per la sua Roma
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Di solito, qualsiasi allenatore del mondo non ammette di avere una formazione titolare. La solita frase, trita e ritrita, in parte vera ma fino a un certo punto, è la seguente: “Non ho undici titolari, io conto sul gruppo perché anche chi sta in panchina può decidere una partita e devo fare in modo che siano tutti motivati perché avremo bisogno di tutti”. Tendenzialmente, ciò è vero sebbene poi ogni allenatore abbia una propria formazione base in testa, che può ovviamente cambiare nel corso della stagione per adattarsi agli stati di forma dei giocatori o agli infortuni.
Arrivati però a 5 giornate dal termine, e senza più le coppe, ormai non è più tempo di fare calcoli. Al netto di eventuali infortuni, Claudio Ranieri può ormai permettersi di schierare sempre gli stessi, tenere alcuni in panchina da buttare a gara in corso ed escludere totalmente altri, facendo di fatto finire loro la stagione.
I DUBBI DI RANIERI – Nel 3-4-2-1 della Roma, sono veramente pochi i dubbi del tecnico testaccino per le prossime partite. Diamo per scontata la presenza di Svilar, così come la preferenza di Celik al posto di Hummels. Mancini e Ndicka completano così il terzetto difensivo. Un piccolo ballottaggio lo troviamo a centrocampo: Paredes è il favorito per questo ultimo mese di calcio, ma Cristante preme e qualche volta viene preferito all’argentino. La presenza di Koné è fuori discussione, così come quella di Angelino mentre Saelemaekers non ha veri rivali sulla fascia destra, con Celik diventato ormai braccetto.
I dubbi più grandi riguardano il reparto offensivo. In questo momento, l’unico titolare sembra essere Soulé mentre gli altri devono guadagnarsi la maglia. Shomurodov insidia pesantemente Dovbyk e ogni tanto riesce a scalzarlo nelle gerarchie di Ranieri. Pellegrini non è sicuro del posto e se la gioca con Baldanzi e con El Shaarawy. I ballottaggi, quindi, sono essenzialmente tre: Paredes/Cristante, Pellegrini/Baldanzi e, più staccato, El Shaarawy e, in ultimo, Dovbyk/Shomurodov. Ancora 5 partite e poi potrà partire l’ennesima rivoluzione.







