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Hellas Verona, Zanetti: "Abbiamo preso gol sull'unico errore della nostra partita"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 19 aprile 2025, 23:24Avversario
di Benedetta Uccheddu
per Vocegiallorossa.it

Hellas Verona, Zanetti: "Abbiamo preso gol sull'unico errore della nostra partita"

Zanetti ha parlato nel post partita di Roma-Hellas Verona. Queste le sue parole:

Zanetti a SKY

Zanetti è una squadra ben strutturata come la sua, che sa fare una fase difensiva di alto profilo, che si fa sorprendere così all'inizio, la stupisce?
"Sì, abbiamo preso il gol sull'unico errore, l'unica sbavatura che abbiamo fatto in una partita, secondo me, importante, una partita dove ci siamo stati dentro contro una Roma di livello alto, ma oggi abbiamo giocato una partita con coraggio, siamo venuti qui veramente a provare anche a fare la partita per una buona parte, ci è mancata anche a noi la zampata importante, normale che quando poi lasci spazio nella ripartenza dei giocatori del genere, poi dopo esce tutta la qualità".

Avete portato spesso, tante volte, il pallone nell'area di rigore della Roma, è mancata in certi momenti la comunicazione tra chi passava il pallone e chi doveva concludere?
"Sì, diciamo che con il gioco siamo arrivati tante volte a portare tanti uomini nel metacampo della Roma, in area abbiamo fatto tantissimi cross, è mancato spesso l'ultimo passaggio, è mancata probabilmente un po' di qualità, fermo restando che incontravamo anche una squadra che ha dei giocatori di altissimo livello, quindi non era facile, però non posso dire niente per quello che riguarda l'impegno e la voglia di portare a casa punti, poi i dettagli, come sappiamo, fanno la differenza in questi partite".

Sul futuro.
"Sì, me ne parlavano, ma in realtà non siamo ancora salvi, quindi noi dobbiamo stare concentrati sul pezzo, perché adesso abbiamo una partita importantissima in casa dove dobbiamo fare di tutto per chiudere i giochi. Non sarà facile, però per quello che sarà poi il futuro se ne parlerà, si vedrà i programmi, ma adesso siamo concentrati sul presente. Questa è la cosa più importante, e poi la crescita che abbiamo fatto. Siamo partiti con una squadra assemblata in una maniera non semplice, ma che è cresciuta con il lavoro, i ragazzi sono stati fantastici".

Sei riuscito a costruire una squadra solida, che fa fatica a prendere gol, che gioca a testa alta, anche in grandi stadi come oggi. Per questa nuova compattezza difensiva è stato merito soprattutto di Valentini. Ci racconti un po' questo difensore che da quando è arrivato ha dato sicurezza, oppure è stato tutto il lavoro del reparto?
"Sicuramente Valentini ha fatto la sua parte, ma non è mai un giocatore solo che fa la differenza. Grazie a due giocatori giovani che abbiamo puntato, come Coppola e Ghilardi, che stanno facendo cose straordinarie. Il lavoro di squadra è diverso, abbiamo cambiato sistema, gli attaccanti aiutano di più la squadra. C'è più coesione, più comunicazione, c'è una mentalità diversa. Ci serviva probabilmente un po' di tempo, ma i ragazzi sono recettivi e hanno voglia di arrivare all'obiettivo".

Quanto è stato importante Sogliano nella ripartenza del Verona e nella difesa della figura di Zanetti?
"Determinante. Io sono sicuramente una sua scelta, una scelta che ha difeso perché ha sempre creduto in me. Sicuramente Sogliano è un professionista strutturato, esperto, che non si fa condizionare dal momento. Crede nel mio lavoro e mi ha dato un'ulteriore possibilità quando probabilmente nessun altro me l'avrebbe data. Io ho risposto sul campo con i risultati".

Zanetti a DAZN

Orgoglioso per le cose buone o deluso per la sconfitta? 
"Entrambe. Si concepiva che avremmo potuto fare di più in termini di risultato. Abbiamo fatto una partita coraggiosa, una partita dover abbiamo provato in tutti modi a segnare macinando gioco e portando tanti uomini nella metà campo della Roma  e abbiamo perso gol su una ripartenza. Siamo stari un po' leggeri, probabilmente abbiamo perso gol sull'unica sbavatura difensiva, in una partita fantastica, considerando valore e stato di forma della Roma. C'è rammarico ma anche orgoglio per aver fatto una partita gagliarda e importante fuori casa. in altri tempi saremmo usciti con le ossa rotte, ma ora siamo squadra e penso si sia visto anche in campo".  

È mancata un po' di precisione negli ultimi 25 metri. 
"Sono d'accorso. in altri tempi, dopo aver preso gol dopo 4 minuti, avremmo perso la testa e le misure. Invece abbiamo fatto una partita di grande personalità. Purtroppo è mancato spesso l'ultimo passaggio, la zampata finale o la precisione nei cross o la giocata del singolo. I ragazzi hanno dato tutto ma in queste partite bisogna essere perfetti in entrambe le fasi. Lo sono stati e secondo me c'è stata una prestazione veramente importante, e ci deve catapultare prepotentemente verso la prossima partita in casa dove dobbiamo fare punti". 

Su cosa ha lavorato in questi due mesi per cambiare atteggiamento? 
"È un discorso complesso. Vero che ci sono state tante batoste, ma in mezzo ci sono state anche tante vittorie, anche contro la Roma. Sono state vittorie importanti intervallate da sconfitte disastrose. Nel girone di andata non abbiamo fatto male, abbiamo fatto 19 punti, con più o meno la stessa media di oggi ma con una continuità diversa. Questo significa che la squadra non era pronta a livello mentale, sia per colpe mie sia perché doveva crescere come squadra, anche imparando dai propri errori, perché se noi oggi siamo questi è anche grazie alle scoppole che abbiamo perso". 

L'Hellas è dalla ventiduesima giornata che non è in zona retrocessione. Quanto vi ha aiutato questo cuscinetto per fare il salto di qualità? 
"Non è solo questo, c'è che in 33 giornate noi siamo stati in zona retrocessione solo una. Questo significa che siamo stati bravi e dobbiamo esserlo ancora nel non abbatterci nelle difficoltà. Abbiamo lavorato con grande umiltà, ci siamo uniti, abbiamo capito dove sbagliavamo, ho cambiato più di qualcosa e le cose stanno andando diversamente. La continuità di risultati c'è da tanto e ora dobbiamo finire questo piccolo capolavoro". 

Zanetti in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Gabriele Chiocchio)

Cosa è cambiato tra primo e secondo tempo? Ranieri vi ha fatto tanti complimenti.
“Allora, parto dalle parole del mister, che testimoniano ancora una volta la sua grandezza, perché non è scontato parlare così dell’avversario: credo ci sia stato il giusto riconoscimento. Abbiamo fatto di tutto in una partita difficilissima, fuori casa, in uno stadio fantastico, contro una Roma che sembrava imbattibile, in un grandissimo momento anche dal punto di vista mentale. Abbiamo fatto una gara coraggiosa, giusta. Sull’unica sbavatura abbiamo preso gol, lasciando troppo spazio a un giocatore di grandissimo talento, che ci ha puniti. Ma poi abbiamo fatto tutto quello che potevamo. In altri tempi forse avremmo mollato o avremmo reagito in modo diverso. Invece la nostra crescita, in questa partita, è stata evidente. È un bel segnale, soprattutto per noi stessi, per il futuro: oggi siamo una squadra vera, che mette in difficoltà anche avversari più forti, con grande atteggiamento e anche un buon gioco. Abbiamo giocato bene a calcio. Ci è mancato qualcosa nell’ultimo passaggio, nella qualità del tiro, nell’ultima giocata, ma fino a lì abbiamo costruito tantissimo, anche con tanti elementi nuovi. Questo tipo di prestazione non è scontata. Alcuni ragazzi avevano bisogno di tre o quattro minuti, oggi hanno avuto l’occasione. Non li ho visti male: certo, non sono ancora al top, ma possono tornarci giocando e allenandosi. E sono sicuro che ci daranno una mano importante nel futuro. Questa partita è stata utile anche per loro, per rientrare gradualmente”

Come hai visto il contatto in area Mancini-Sarri? Valentini?
“Un altro fastidio all’adduttore mi ha segnalato che era meglio uscire, ma in realtà ho fatto tutto per non rischiare nulla. La volta scorsa ho sottovalutato il problema e ho pagato, quindi stavolta ho preferito toglierlo. Sì, un po’ di rammarico c’è, perché secondo me, a parti invertite, con una voglia di gioco così, avremmo subito tre o quattro gol, sicuramente. Questo è un po’ frustrante, ma è responsabilità nostra. Non è mancanza di impegno, non è per un mercato sbagliato o altro: semplicemente in questo periodo non riusciamo a essere concreti. Secondo me stiamo creando tanto. Oggi abbiamo fatto una partita in linea con le ultime, sia come inerzia di gioco, sia come occasioni create, sia come modo di tenere il campo con personalità. Però in questo momento ci manca la concretezza. Speriamo di trovarla quando conta davvero, perché ora non è ancora il momento decisivo. Le prestazioni stanno crescendo tanto, e per migliorare dobbiamo cercare di diventare più cinici, perché, come ho detto tante volte, nel calcio non conta solo la prestazione, bisogna segnare. Da lì non si scappa. Abbiamo vinto tante partite in stagione proprio per questo motivo, e dobbiamo restare presenti e consapevoli. Lavoriamo ogni settimana per migliorare questo aspetto.”

Male che vada, il Verona chiuderà la giornata a +6 sulla zona retrocessione. Avresti messo la firma? Cosa è cambiato rispetto al passato?
“Sicuramente sono cambiate tante cose. È cambiato il sistema di gioco, è cambiata la mentalità, è cambiato anche l’interprete del nostro calcio. Oggi la squadra è più unita, si conosce meglio, sono migliorati i rapporti tra i ragazzi, e capiscono meglio quello che chiedo. Su tutto questo ci abbiamo lavorato e abbiamo messo un po’ di tempo. Ti dico anche che, se guardiamo al girone d’andata, è vero che abbiamo preso qualche batosta, ma abbiamo anche ottenuto vittorie importanti. Questo dimostra che questa squadra ha delle qualità, ha giocatori di talento che vanno valorizzati e abituati a un campionato difficile come la Serie A. Sappiamo come siamo costruiti, da dove abbiamo preso i nostri calciatori: stanno tutti facendo esperienza e stanno crescendo. Ti aggiungo un dato: su 33 partite siamo stati terzultimi solo una volta. Per le altre 32 siamo sempre stati fuori dalla zona retrocessione. Questo margine ce lo siamo creati grazie alla continuità dei risultati ottenuti ultimamente, battendo squadre importanti come la Salernitana, l’Udinese, il Genoa, il Parma. Abbiamo giocato partite dove siamo riusciti a portare punti. Oggi non ci siamo riusciti, per merito di una grandissima squadra che avevamo di fronte. Però era importante tornare a casa con un’eredità di condizione e di fiducia, che deve darci la spinta giusta per affrontare al meglio le prossime gare in casa, dove possiamo e dobbiamo fare la differenza”.