
Athletic Club-Roma 3-1 - Scacco Matto - Il rosso di Hummels rovina i piani di Ranieri, tardivi i cambi
L'ESPULSIONE CAMBIA TUTTO - L'Athletic Club, forte della spinta dei tifosi, inizia ovviamente subito forte, con l'obiettivo di isolare e liberare i due fratelli Williams sulle fasce. Nico Williams è preso in consegna da Rensch in prima battuta, con Cristante subito pronto al raddoppio, mentre Inaki viene affrontato da Angelino e da Paredes.
L'espulsione di Hummels, però, cambia le carte in tavola. La Roma rimane subito in 10 e Ranieri sistema la squadra con il 4-3-2. Ransch e Angelino diventano i terzini con Mancini e Ndicka centrali. Baldanzi scala a centrocampo come mezzala sinistra, con Cristante mezzala destra e Paredes regista. Dybala e Dovbyk rimangono in avanti.
DIFENDERE IL CENTRO - La Roma chiude gli spazi centralmente, consapevole che i pericoli si sarebbero spostati sugli esterni, con i fratelli Williams pronti a puntare l'uomo nell'uno contro uno. La difficoltà dei capitolini è quella di non farsi saltare dai due funamboli, accettando la possibilità di subire diversi cross in mezzo. Uno di questi, proprio allo scadere del primo tempo, ammazza psicologicamente la Roma con il gol del vantaggio basco di Nico Williams.
RIPRESA - Nel secondo tempo, i giallorossi provano a difendere un risultato che avrebbe consentito di prolungare la gara fino ai rigori. Dovbyk non riesce a tenere un pallone e questo rende il tutto ancora più difficile mentre la stanchezza incide sulle gambe di chi è costretto, quasi da tutta la gara, a difendere in inferiorità numerica. Il secondo gol basco taglie le gambe alla Roma, incapace e troppo stanca per reagire, e non si capisce perché Ranieri, dopo la seconda rete subita al 68', che avrebbe già eliminato i giallorossi, non abbia inserito giocatori più offensivi, avendo in panchina El Shaarawy, Saelemaekers e Pellegrini. Invece, l'allenatore romano aspetta il terzo gol, arrivato al minuto 82, per buttare nella mischia Saelemaekers e El Shaarawy, con quest'ultimo che conquista il rigore finale. Interessante il cambio al minuto 53, quando Ranieri, stufo di Dovbyk, preferisce giocare senza centravanti mettendo in campo Soulé, ma la Roma non riesce a tenere palla né col palleggio, né con i palloni lunghi. La sciocchezza di Hummels ha deciso il match e la qualificazione, mentre i cambi tardivi non hanno aiutato.







